I nostri suggerimenti per valorizzare al meglio le inserzioni a pagamento sulla piattaforma più “professionale”
Sebbene non tutti abbiamo ancora imparato a usarlo nel modo appropriato, LinkedIn è un social network chiave nella costruzione del proprio brand, sia a livello personale che aziendale. Sono infatti lontani i tempi in cui la piattaforma era una semplice vetrina per professionisti in cerca di lavoro, poco più, insomma, di un curriculum digitale.
LinkedIn ha un grande potenziale, poiché favorisce la costruzione di reti di contatti e dà ampio respiro alla creazione di contenuti, sia da parte dei profili individuali che da parte delle pagine istituzionali: un’occasione importante per curare la propria autorevolezza.
Proprio per quanto riguarda quest’ultima, è importante redigere un piano di comunicazione adeguato anche su questo canale, senza rischiare di sottovalutarlo e premurandosi di scegliere un tono di voce che corrisponda alla brand identity di partenza. Una volta fatte queste operazioni, tuttavia, potremmo trovarci a voler dare più visibilità ai nostri post: un boost, come si dice nell’ambito. Come si può fare? Come molte altre piattaforme social, tra gli altri modi, anche su LinkedIn si possono creare e gestire delle inserzioni a pagamento.
Lo strumento che ci permetterà di agire si chiama LinkedIn Campaign Manager. Per effettuare l’accesso, dovremo avere una pagina aziendale: dopodiché ci troveremo di fronte a un tool piuttosto intuitivo, grazie a cui potremo tenere d’occhio tutte le campagne attive e il budget investito. Nell’approcciarti a questa strategia, scopriremo che ci sono alcuni aspetti a cui prestare particolare attenzione: sono gli stessi che noi esperti di Social Ads teniamo sempre ben presenti.
1) Scegliere con cura l’obiettivo
Fissare un obiettivo è fondamentale per cominciare a pensare e creare una strategia di marketing e comunicazione efficace. Senza essere consapevoli di ciò che vogliamo ottenere, difficilmente saremo in grado di investire al meglio le nostre risorse.
In questo, LinkedIn, come le altre piattaforme social, ci viene incontro permettendoci di scegliere tra alcuni obiettivi già prestabiliti, sulla base dei quali le inserzioni saranno automaticamente ottimizzate. Nello specifico, potremo scegliere tra:
● notorietà, per aumentare la nostra brand awareness e far conoscere a un pubblico più ampio la tua azienda;
● conversione, in caso volessimo far compiere agli utenti una determinata azione;
● considerazione, per fare lead generation, ovvero trovare contatti utili per ampliare il nostro business.
Valutiamo da subito le nostre esigenze e ciò che desideriamo ottenere dalla nostra campagna a pagamento. Dopodiché, potremo selezionare la strada che ci tornerà più utile.
2) Pianificare il budget
È sottinteso che per organizzare il proprio budget si debba tenere conto innanzitutto delle risorse che abbiamo a disposizione. Non è questo, tuttavia, l’unico fattore che dobbiamo prendere in considerazione.
Anche il budget, come l’obiettivo di partenza, va organizzato e previsto, prima di avviare una campagna. Esso potrà variare in base a diversi aspetti strutturali, tra cui gli stessi obiettivi, il formato scelto e soprattutto la durata della campagna: da un budget complessivo, all’occorrenza, andranno suddivise diverse tranche per portare avanti la promozione con efficienza.
La spesa prelevata da LinkedIn segue un algoritmo che tiene conto, oltre che della somma effettiva impostata, anche della stagionalità e del traffico presente sulla piattaforma nel periodo della sponsorizzazione. Teniamo presente che questo social è tendenzialmente più “caro” degli altri: se non sappiamo come orientarci, chiediamo consiglio a un addetto ai lavori per capire se le risorse che abbiamo a disposizione siano sufficienti a ottenere i risultati sperati.
3) Valutare i risultati e ottimizzare le campagne
Una volta iniziato a pubblicare le nostre inserzioni, possiamo fare subito tesoro delle informazioni che derivano dalle loro performance. È in base a queste, infatti, che potremo ottimizzare ulteriormente le azioni a pagamento che stiamo compiendo su LinkedIn, scoprendo gradualmente come correggere il tiro e migliorarne i risultati.
Ad esempio, una buona tattica è quella di creare dei piccoli A/B test, caricando online inserzioni che variano tra loro per un elemento, come la grafica o la call to action. Così potremo verificare quali variabili creative sono più gradite dal nostro pubblico. Di conseguenza, se stiamo già gestendo diverse inserzioni per lo stesso obiettivo, ci converrà monitorarne l’andamento per poter bloccare prontamente quelle meno efficaci e ridistribuire il budget. In generale, cerchiamo di non far cadere nel dimenticatoio le campagne avviate, limitandoci ad attendere che finiscano per conto proprio: cerchiamo sempre di osservarle e di intervenire proattivamente ove necessario.
Il settore delle Social Ads è andato negli anni a svilupparsi sempre di più: con esso sono nate figure professionali specifiche, proprio per permettere ai brand vogliono raggiungere risultati online di rimanere al passo.
Con l’aiuto di questi esperti, è possibile avere la certezza che le proprie risorse finanziarie siano in buone mani, valorizzate al massimo e raramente sprecate: è ciò di cui si occupiamo. Contattaci per una consulenza gratuita: se sei un professionista o hai un’attività ti aiuteremo ad ampliare il tuo business attraverso campagne ads ad hoc.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.