Nel quarto trimestre del 2024, le imprese svizzere hanno registrato un incremento moderato dei fatturati, trainato principalmente dal settore terziario e dalle costruzioni. Tuttavia, l’industria manifatturiera ha evidenziato una crescita contenuta, riflettendo un panorama economico caratterizzato da sfide significative e incertezze per il futuro. Questo è quanto emerge dai segnali congiunturali analizzati dalla Banca Nazionale Svizzera (BNS) nei suoi colloqui con le aziende nazionali.
Crescita trainata da servizi e costruzioni
Il settore terziario, con comparti come quello finanziario e della consulenza, ha consolidato il suo ruolo di motore economico, sostenendo la dinamica positiva. Parallelamente, il settore delle costruzioni ha beneficiato di una domanda robusta per progetti infrastrutturali e del miglioramento degli ordinativi nell’edilizia residenziale, incentivati da tassi di interesse più favorevoli.
Al contrario, l’industria svizzera ha sofferto la debolezza della domanda estera, soprattutto dall’Europa. Settori come la lavorazione dei metalli, la produzione di materie plastiche e la fabbricazione di macchinari hanno risentito delle difficoltà nell’industria automobilistica tedesca e della complessità del mercato cinese, che hanno inciso anche sull’industria orologiera. In controtendenza, comparti come difesa, energia e scienze della vita hanno mostrato segnali positivi.
Sottoutilizzo delle capacità tecniche e un mercato del lavoro meno teso
Il sottoutilizzo delle capacità tecniche rimane una sfida, in particolare nei settori industriali con domanda stagnante. Tuttavia, nel settore delle costruzioni si è registrato un miglioramento nell’uso delle risorse grazie alla ripresa degli ordinativi. Sul fronte del lavoro, il mercato appare più disteso rispetto al passato, con una dotazione di personale generalmente adeguata. Persistono però discrepanze: l’industria segnala un eccesso di forza lavoro, mentre il terziario e le costruzioni continuano a riscontrare difficoltà nel reperire specifiche competenze.
Margini di guadagno sotto pressione e liquidità stabile
I margini di guadagno, seppur buoni complessivamente, subiscono una pressione crescente nei settori industriali con capacità inutilizzate. L’apprezzamento del franco svizzero rispetto all’euro rappresenta un’ulteriore sfida competitiva. Nonostante ciò, la maggior parte delle imprese valuta la propria liquidità come soddisfacente, sebbene l’accesso a nuovi finanziamenti sia diventato più complesso.
Prospettive economiche prudenti e investimenti mirati
Le aspettative delle imprese per i prossimi due trimestri rimangono contenute, con una crescita modesta dei fatturati e un clima di incertezza elevato. L’attenzione si concentra sull’ottimizzazione dei processi produttivi e sulla digitalizzazione, mentre i programmi di ampliamento dell’organico e gli investimenti risultano prudenti. Le previsioni salariali per il 2025 indicano un aumento medio dell’1,5%, inferiore rispetto all’anno precedente, in linea con un’inflazione contenuta e un contesto economico complesso.
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