di Tiziano Galeazzi, Municipale UDC a Lugano
LUGANO - Una pandemia, una guerra e ora una crisi energetica. Parliamo sempre di catastrofi. In questo Natale particolare mi piacerebbe diffondere un altro “contagio”: quello della speranza? I cittadini hanno bisogno di ricevere gesti di gentilezza, che aiutano a vivere, hanno bisogno di parole che infondano coraggio, hanno bisogno di fatti concreti per arrivare tranquilli a fine mese. Cerchiamo dunque di mantenere delle sane relazioni, portando serenità e ottimismo. Senza trasmettere ansie ingiustificate, ma anche senza illudere nessuno che non esista alcun pericolo.
In questa nuova realtà, a chi ha responsabilità a livello decisionale è richiesto di affrontare il presente: significa essere pronti a nuove prospettive, a cogliere i segnali che arrivano ogni giorno dalla società, a dare risposte. Di questo atteggiamento abbiamo tutti bisogno. Così questo Natale può aiutare anche a riallacciare legami nella comunità, a ritrovare ciò che ci unisce e che la crisi sta danneggiando: tra le persone, tra le varie fasce sociali, anche al di sopra delle diverse posizioni politiche.
Dobbiamo sforzarci, come politici, di capire cosa ci dicono le persone, specialmente coloro che portano in sé un carico di ansia e sfiducia nelle Istituzioni. E dobbiamo anche domandarci: cosa posso fare io per far ritrovare coraggio, speranza e pace al cittadino? Chi non devo assolutamente dimenticare in questo Natale 2022? Chi devo ringraziare in modo particolare? Chi ha bisogno di me? Sono domande che mi pongo per dovere civile e sociale verso quei ticinesi che sono sfiduciati. Vorrei dare loro un po’ di speranza nel futuro. In questa occasione auguro a tutti i cittadini di passare delle serene Feste.