Il ghiacciaio della Val Bavona resisterà ancora per al massimo vent'anni. Ce ne parla il glaciologo Kappenberger appena rientrato da una sessione di misurazioni.
CEVIO - Con lo scioglimento dei ghiacciai, aumentano i ritrovamenti di resti umani. Si tratta in particolare di escursionisti dispersi in passato, come quelli di recente rinvenuti sul versante italiano del Monte Bianco o in Vallese. Anche in Ticino i ghiacciai stanno perdendo spessore. «Ma ricordo soltanto di quella volta che ho trovato un sacco da montagna contente un picnic» ci dice il glaciologo Giovanni Kappenberger, che sabato è salito sul Basodino per fare il punto della situazione sul suo arretramento.
Sì, perché il ghiacciaio in questione si sta rimpicciolendo a vista d'occhio, soprattutto a causa delle estati particolarmente calde. «Anche quest'anno tra giugno e agosto lo spessore è diminuito molto» afferma infatti l'esperto, che aggiunge: «In certi punti della lingua il ghiaccio è calato di oltre mezzo metro».
Dalla Val Bavona arriva comunque anche una piccola nota positiva: la nevicata dello scorso venerdì. «Si trattava di circa dieci centimetri di neve che in pochi giorni saranno spariti. Ma per ora la fusione del ghiaccio è ferma. Perlomeno fino a quando tornerà a essere esposto al sole».
Normalmente il glaciologo si reca al Basodino alla fine di maggio per misurare lo strato di neve, poi a settembre per misurare la perdita di ghiaccio. Questa misurazione intermedia ha permesso di constatare che il bilancio di massa è già negativo. Per quanti anni ancora potremo dunque ammirare il ghiacciaio del Basodino? «Considerando le temperature delle ultime estati, mediamente perdiamo un metro di ghiaccio all'anno. Il Basodino sparirà tra quindici-vent'anni» conclude.