Sempre più ristoranti stanno facendo affidamento a un sistema digitale, anche la Svizzera sembra pronta per questo passo
LOSANNA - I codici QR stanno invadendo le nostre vite. Durante la pandemia ci siamo abituati a trovarli sulle tavole dei ristoranti per consultare il menu. Ora però potrebbero guadagnare un’ulteriore funzione. Già molto diffusi in alcuni Paesi, soprattutto negli Stati Uniti, anche in Svizzera i codici QR trasformeranno presto, nel settore della ristorazione, il sistema di pagamento. Il settimanale svizzero tedesco “Schweiz am Wochenende” ha fatto il punto sulle diverse start-up che si occupano di importare questa soluzione innovativa anche nel nostro Paese.
Un sistema innovativo - Twenty Pay, fondata a Losanna meno di un anno fa, conta già più di 70 clienti nella Svizzera romanda. Il suo co-fondatore, David Ben Adiba, di 26 anni, spiega al giornale di lingua tedesca che la soluzione offerta dal pagamento attraverso il codice QR diventa particolarmente interessante ora a causa della forte carenza di personale. Il sistema digitale permette di sgravare il cameriere di un compito dispendioso in tempo e energie. «La consulenza ai clienti è il centro del lavoro di un cameriere, non contare monete e banconote».
Le paure - Il dubbio che pervade molti ristoratori riguardano i rischi che alcuni clienti possano fare i furbi e uscire dal locale senza aver pagato. Secondo il giovane imprenditore vodese però questo è un rischio minimo. «La nostra esperienza suggerisce che quando le persone pagano sul proprio smartphone, non solo si assicurano che la transazione è stata effettuata, ma in media aggiungono anche il 40% in più», afferma. Negli Stati Uniti, dove la mancia è obbligatoria, il sistema a codici QR offrono automaticamente le diverse cifre per le mance ad esempio 5%, 10% o più, in base all'importo della fattura. Facilitando il compito del cliente e assecondando una mancia più sostanziosa.