Questa mattina il gruppo parlamentare dell'UDC ha manifestato con striscioni davanti al Palazzo federale.
Il partito è contrario alla candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell'ONU.
BERNA - Immagini insolite quelle che arrivano da Berna. Davanti all'edificio del Parlamento a Berna l'UDC sta protestando contro la candidatura della Svizzera al Consiglio di Sicurezza dell'ONU
L'elezione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite verrà probabilmente formalizzata in giornata. Il Consiglio federale ha presentato la candidatura undici anni fa e oggi l'Assemblea generale delle Nazioni Unite eleggerà gli Stati membri per gli anni 2023 e 2024. La Svizzera sarà presente per la prima volta.
«Ora la Svizzera è definitivamente una parte in guerra» - L'UDC aveva tentato più volte di impedire questo passo. L'ultima volta a marzo con una sessione straordinaria in parlamento, in cui i rappresentanti dell'UDC non si sono tirati indietro con le critiche: «Il principio della neutralità armata ci ha guidato attraverso le tempeste della storia e innumerevoli guerre», afferma il consigliere nazionale dell'UDC Roger Köppel. «Questa domanda, presentata molti anni fa in tempi spensierati, dovrebbe essere ritirata».
Anche sulla Bundesplatz i parlamentari dell'UDC hanno nuovamente criticato l'adesione: «Ora la Svizzera sta decisamente dalla parte della guerra», dicevano gli striscioni. Tra i manifestanti era presente anche il presidente dell’UDC Marco Chiesa, il quale si augura che la Svizzera non debba prendere posizione in futuro sulle controversie tra due parti a seguito di questa adesione: «Penso ai conflitti in Siria e a quello tra Taiwan e la Cina. Se noi svizzeri prendiamo posizione su queste controversie, perdiamo il nostro valore di neutralità. In futuro dobbiamo continuare a rimanere neutrali e indipendenti».
Marcel Dettling rincara la dose. L'adesione al Consiglio di sicurezza dell'ONU è una tragedia per la Svizzera. «Questa decisione avrà effetti incredibili sul nostro paese, che al momento non possiamo ancora valutare».