Grazie alla geo-localizzazione del dispositivo, la Polizia è riuscita a identificare l'autore del furto
SAVONA - Una spiacevole esperienza ha segnato il soggiorno di una famiglia svizzera in quel di Alassio, piccolo comune sul mare in provincia di Savona, sulla splendida costa ligure. Mentre il gruppetto era in partenza, si è visto sfilare sotto il naso la valigia con dentro non solo i vestiti, ma anche gioielli e contanti.
Presa coscienza dell'accaduto, alla famiglia in trasferta non è restato che sporgere denuncia in polizia. Fortuna ha voluto che, durante la stesura del verbale, i poliziotti notassero il fatto che tra i beni rubati vi era un tablet. È stata così attivata la funzione "trova posizione" e sono partite le ricerche. Che hanno portato presto a un riscontro positivo, anche se la geo-localizzazione del dispositivo risultava difficile e rimandava a una zona agricola con una mediocre copertura di rete.
Presto i sospetti sono però ricaduti su una cinquantenne bionda, vista aggirarsi poco prima del furto della valigia sul marciapiede, e poi allontanatasi su una piccola auto.
«Triangolando le coordinate geografiche indicate dal tablet», spiega la polizia, è stato possibile «circoscrivere la zona da monitorare a un raggio ridotto che interessava un centro abitato». Attraverso una «certosina verifica svolta immobile per immobile, l'auto con la quale la donna sospettata era stata vista allontanarsi veniva individuata parcheggiata in un garage».
A quel punto la caparbietà degli agenti è stata premiata: la donna è stata rintracciata e la valigia recuperata. La famigliola ha potuto così tirare un sospiro di sollievo.