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Gli odiatori di Musk sono tornati a sfogarsi sulla stessa auto. Il proprietario: «Non ho nulla a che fare con lui o la sua politica».
BERNA - Era uscita fiammeggiante dall’officina da pochi giorni, ma dovrà ritornarci presto. Stiamo parlando della Tesla di un bernese vandalizzata per la seconda volta nell’arco di poche settimane. L’auto era stata presa di mira una prima volta a fine mese di marzo, ed ecco che questa mattina gli odiatori di Musk sono tornati a colpire.
«Avevo ritirato la Tesla dall’officina martedì e dopo pochi giorni è già stata vandalizzata di nuovo», ha spiegato sconsolato il proprietario a 20Minuten. «È frustrante e fastidioso».
L’auto, come detto, era stata presa di mira con slogan politici contro il patron di Tesla («auto nazista», ma anche «brucia le Tesla»). Un odio che ha ormai fatto delle auto elettriche un vero e proprio bersaglio. Gli attacchi anti-Musk sono in aumento in tutto il mondo. Un'escalation che sembrerebbe aver coinvolto anche il nostro paese. Lo scorso 28 marzo un punto vendita del marchio a Losanna era stato attaccato con vernice rossa («Boicottiamo il fascismo. Tesla uccide») da un 20enne.
C'è chi per motivi ideologici ha deciso di rinunciare alla sua Model X/Y/S o chi - per mettere le cose in chiaro (o le mani avanti) - ci ha attaccato sopra un adesivo.
«Ho scelto di acquistare un'auto elettrica per una questione ambientale, non per ragioni politiche», continua l'uomo vittima di due atti vandalici sulla sua Tesla. «Non ho nulla a che fare con il governo americano. È totalmente illogico: un atto del genere non danneggia assolutamente Musk».
«Venerdì abbiamo ricevuto due segnalazioni di danni contro automobili a Berna», ha dichiarato la polizia cantonale in risposta a una richiesta di 20 Minuten. Per motivi operativi, le autorità però non possono fornire ulteriori informazioni sulle indagini in corso o su eventuali misure. Secondo la polizia, inoltre, i danni alle proprietà non vengono suddivisi in base al marchio dell’auto.
