«Tutto sarà sviluppato con le autorità competenti» precisa la Aedartis AG. «Non sarà un maxi resort, ma un villaggio di montagna»
LOCARNO - Aedartis AG ha inoltrato la domanda di costruzione per il progetto alberghiero Borgo Miranda di Monte Brè sopra Locarno. A comunicarlo è la stessa azienda, che precisa alcuni punti.
Dopo avere presentato alla popolazione il progetto lo scorso 21 gennaio, l’azienda di Pfäffikon è conscia delle «critiche» da cui è stato colpito. Proprio per questo punta a sottolineare le sue intenzioni: «Parlare di “maxi resort” a Monte Brè è una convinzione errata». Il progetto è nato dall’idea di «creare un villaggio di montagna, perfettamente inserito nel contesto paesaggistico, con l’utilizzo di materiali locali, abbinati a tecnologie energetiche a basso impatto ambientale».
La Aedartis AG svela le sue carte: «L’obiettivo è raggiungere risultati economici, ma nel rispetto dell’ambiente e promuovendo lo sviluppo del territorio». E ancora: «Verranno assunte 70 persone durante l’operatività dell’albergo. Altre opportunità di lavoro sorgeranno su tutto l’arco dell’anno. Per la fase di costruzione saranno sviluppate varie collaborazioni con aziende del posto».
Ma come la mettiamo con la questione legata al piano regolatore? I quartieri di Monte Brè e Cardada sono infatti attualmente protetti dalla zona di pianificazione del territorio e lo saranno per i prossimi cinque anni. Lo aveva ricordato anche il sindaco su Facebook. «Tutto ciò che concerne il rispetto del territorio, le problematiche legate al traffico, la valutazione paesaggistica e tutti i dettagli del progetto ambientale saranno sviluppati con le autorità competenti», risponde la società.
I promotori del progetto hanno deciso di portare avanti il loro obiettivo. Nella speranza, a loro dire, di «instaurare un dialogo costruttivo e innescare sinergie positive con tutti gli attori coinvolti, cercando le migliori soluzioni».