Esercenti stufi di “perdere tempo” nel registrare gli avventori? Forse c’è una soluzione.
Nasce tracking-covid19. L’idea smart di un ristoratore e dei suoi amici potrebbe fare scuola.
MENDRISIO - In un momento in cui il contact tracing è sempre più messo a dura prova dal coronavirus, una possibile soluzione, perlomeno per smaltire stress e lungaggini, potrebbe arrivare dal Mendrisiotto. L’idea l’ha avuta Francesco Salvadè, gerente del Bar Banchette. Stufo d'immagazzinare i dati degli avventori tramite fogli di carta o applicazioni poco pratiche. «Perdevo un sacco di tempo a stare dietro ai clienti. Con alcuni amici abbiamo pensato a un’idea più smart. È nato così tracking-covid19».
Tutto in pochi secondi – La differenza sostanziale rispetto ad altri strumenti analoghi sta nel fatto che tracking-covid19 non è un’applicazione classica da scaricare. È una web app in quattro lingue (che tra l’altro si adatta alla regione linguistica in cui ci si trova). «L’utente – spiega Niccolò Fani, informatico – si siede al tavolo e con la fotocamera del cellulare scansiona un codice QR. Ce n’è uno per l’entrata e uno per l’uscita. Questo codice ti porta direttamente su una pagina internet su cui occorre inserire i propri dati per potere essere reperibili. Tutto si fa in pochi secondi. In caso di problemi relativi al Covid, all’esercente basta fare due click e ha un documento che potrà mandare al medico cantonale».
Serietà e privacy – Già. Ma qui rischia di cascare l’asino. Come si fa a essere certi che un cliente non inserisca dati fittizi? «I dati del cliente – riprende Fani – sono stoccati in Svizzera. Il gerente li può consultare in ogni momento dal computer, dal telefono o dal tablet. Quindi in sostanza c’è poco da mentire. Dopo 14 giorni tutto viene cancellato. Sul doppio database che mettiamo a disposizione non resta alcuna traccia. Contrariamente ad altre modalità, la nostra garantisce un livello di privacy assoluto».
Una soluzione veloce – Nato qualche settimana fa, tracking-covid19 sta già riscuotendo un certo successo, in particolare nel Mendrisiotto e nel Luganese. «A piacere – riprende Salvadè – è il fatto che tutto si faccia in maniera veloce. Non occorre scaricare nulla. Il cliente non viene disturbato e l’esercente non ha pressioni ulteriori addosso. Era probabilmente quello che serviva per dare un po’ più di agio a chi si trova quotidianamente a dovere immagazzinare un’infinità di dati oltre che a dovere svolgere il lavoro ordinario».