Un nuovo capo predato e uno ferito.
Lo sconcerto del contadino: «Così non si può andare avanti»
FAIDO - Non c'è due senza tre. Un detto indigesto, questo, per l'allevatore che sta pagando a caro prezzo (praticamente con una pecora al giorno) la fame del predatore che si aggira per Sorsello, in Leventina.
Ancora una volta, la terza da domenica, il contadino ha trovato all'alba un nuovo capo ucciso. E tra l'altro anche uno ferito. Dilaniato, per la precisione. Il fatto che sia opera del lupo, nonostante non sia ancora stato ufficializzato (c'è un iter da seguire con tanto di analisi da effettuare sull'animale ucciso) è quasi certo.
Il contadino, memore dei 26 capi persi solo 5 anni fa, non nasconde la propria preoccupazione: «Così non si può andare avanti».