Il Presidente Usa ha scritto a Khamenei per un accordo sul nucleare.
Dazi - tra quelli minacciati, congelati o applicati - e poi l'aut aut a Zelensky in mondovisione. Sono solo gli ultimi due esempi in ordine di tempo, quelli del Trump pragmatico che usa sapientemente il bastone e la carota con i suoi interlocutori. E lo fa lasciando sempre aperta la porta del compromesso. Un esempio? Ieri in serata il tycoon ha annunciato l'estensione dello stop di un mese sui dazi anche per il Canada, dopo quello per il Messico.
Teheran e il nucleare
Ebbene, Mr President - lo si apprende oggi - rimette l’Iran "nel mirino" e ai primi posti della sua agenda, quella del suo «American dream, che sta crescendo più grande e migliore che mai».
Il Presidente ha infatti detto di aver inviato ieri una lettera alla guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in merito al programma nucleare di Teheran. Lo ha rivelato lo stesso presidente americano in un'intervista a Fox Business ripresa dai media internazionali.
«Preferisco raggiungere un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare», ha detto Trump, aggiungendo che «se l'Iran non negozia, sarà molto brutto per loro. L'Iran non può avere armi nucleari. Ci sono altre opzioni disponibili».
In attesa della replica ufficiale di Teheran, vedremo come questa nuova dichiarazione impatterà sui sondaggi di gradimento sull'operato del Presidente che, stando ai numeri, non godrebbe più delle stesse percentuali di inizio mandato, specie per quanto concerne l'economia, inflazione in testa.