Il Covid-19 sta lentamente rialzando la testa. Ma il dottor Garzoni rassicura: «È diventato endemico e non deve più spaventare come prima».
BELLINZONA - Il Covid-19 è tornato. Ma non fa più paura come durante la pandemia. E questo nonostante negli scorsi giorni l'Oms abbia lanciato l’allarme su un ritorno di fiamma della malattia in Europa.
Forme leggere - Un allarme che però non preoccupa troppo lo specialista in malattie infettive Christian Garzoni. «In Ticino - ammette - i casi sono effettivamente in aumento ed è vero che abbiamo diversi pazienti in ospedale che risultano positivi al Covid-19. Ma quasi tutti soffrono di forme fortunatamente leggere».
Endemico - Un andamento che non sorprende il direttore sanitario della Clinica Moncucco. «Il Covid-19 è diventato ormai endemico. E si comporta quindi come tutti gli altri virus respiratori invernali. Ogni tanto arriva una nuova variante che si impone sulle altre. Sappiamo dalle indagini condotte in altre nazioni (la Confederazione non sequenzia più il materiale genetico virale, ndr) che la variante XBB1.5 sta diventando predominante, ma non c’è alcun segnale che sia più aggressiva delle ultime».
Mal di gola «importante» - I sintomi, infatti, rientrano tra quelli tipici dei virus respiratori invernali. «Nella maggior parte dei casi parliamo di raffreddore, tosse e di un mal di gola importante», sottolinea Garzoni, precisando che solo per una piccola percentuale della popolazione, soprattutto quella che per vari motivi ha il sistema immunitario indebolito, il Covid-19 attuale può rappresentare un reale pericolo.
Proteggere i più fragili - E proprio per proteggere le persone più fragili negli ospedali ticinesi si continuano a testare i pazienti con sintomi. «Cerchiamo - ci spiega l’esperto - i quattro virus più pericolosi. Con un solo tampone. Oltre al Covid-19 l’obiettivo è infatti quello di rintracciare l’influenza A+B e l’RSV. In caso di test positivo il paziente viene poi mantenuto isolato».
Vaccino - La protezione delle persone più fragili è una priorità anche del Cantone e della Confederazione, tanto che recentemente l’Ufficio del medico cantonale ha inviato una circolare che raccomanda la vaccinazione alle persone a rischio e a chi ha più di 65 anni. «A breve arriverà la comunicazione ufficiale da parte delle autorità. Il vaccino che sarà aggiornato per le varianti circolanti - ci anticipa Garzoni - sarà distribuito ai medici di famiglia, alle farmacie e alle strutture sanitarie (ad esempio le case anziane, ndr). Non esisteranno più i centri vaccinali cantonali».
Il buonsenso - Garzoni conclude la nostra chiacchierata parlando di una capacità che tutti noi avremmo dovuto sviluppare durante la pandemia: il buonsenso. «Quando abbiamo sintomi compatibili con il Covid-19, con l’influenza o con l’RSV o ce ne stiamo a casa o almeno evitiamo di avere contatti con le persone più fragili, per le quali questi virus possono rappresentare un grosso pericolo».