Vallemaggia in lutto per la morte dell'ex direttore delle scuole medie di Cevio. Il ricordo dell'amico: «Una persona leale, schietta».
AVEGNO-GORDEVIO - La Vallemaggia si risveglia avvolta da un velo di profonda tristezza. Nelle prime ore di oggi, lunedì, infatti si è sparsa la voce che l'uomo ritrovato morto domenica pomeriggio in seguito a una caduta sul sentiero che da Vegnasca porta a Pianost di Sotto, in territorio di Avegno, è Giancarlo Verzaroli, ex direttore delle scuole medie di Cevio. Verzaroli era uscito di casa per cercare funghi. In seguito avrebbe voluto raggiungere la sua cascina ad alta quota, a Monasté. A un certo punto di lui non si sono più avute notizie. Fino al drammatico epilogo. Decisivo per chi si è cimentato nelle ricerche il rinvenimento di uno zaino.
Un vuoto incolmabile – Insegnante di italiano e storia, Verzaroli da qualche anno era in pensione. Viveva ad Avegno-Gordevio ed era un profondo conoscitore della regione. Molto attivo a livello letterario e anche in diverse associazioni, tra cui l'AC Vallemaggia, la Fondazione Valle Bavona e l'Associazione Leggere e Scrivere, lascia un vuoto incolmabile nella valle. Diversi gli attestati di stima e le manifestazioni di cordoglio che si stanno succedendo in queste ore sui social e nei confronti dei famigliari.
«Ha dato tantissimo alla scuola ticinese» – Daniele Bianchetti, ex direttore delle scuole medie di Locarno 1 (Via Varesi) ed ex presidente dei direttori di scuola media, contattato da Tio/20Minuti, lo ricorda così: «Giancarlo era un amico. Un grande amico. Avevamo creato un gruppo di colleghi con cui si condividevano momenti di lavoro e di svago. Con lui si andava spesso anche in Romandia. Era un direttore carismatico, un grandissimo lavoratore, un collega critico e costruttivo, ha dato tantissimo alla scuola ticinese».
«Umorismo e ironia fuori dal normale» – Bianchetti poi aggiunge qualche dettaglio ulteriore nel dipingere il carattere dell'amico scomparso: «In generale era una persona leale, schietta, non le mandava a dire a nessuno. Era dotato di un umorismo e di un'ironia fuori dal normale. Forse per alcuni non era facile all'inizio entrare in empatia con lui. Ma una volta che il ghiaccio era rotto, l'amicizia era solida, sacra».