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SOLDUNOSparò all'ex compagna, il 20enne era disturbato e depresso

25.04.22 - 20:28
La perizia psichiatrica eseguita sul giovane ha rilevato una lieve scemata imputabilità
Ti Press
I fatti risalgono al 21 ottobre scorso.
I fatti risalgono al 21 ottobre scorso.
Sparò all'ex compagna, il 20enne era disturbato e depresso
La perizia psichiatrica eseguita sul giovane ha rilevato una lieve scemata imputabilità
Medio-alto, invece, il rischio che il sangallese - tuttora in carcere - torni a compiere atti violenti.

SOLDUNO - È stata consegnata al Ministero pubblico la perizia psichiatrica eseguita sul 20enne sangallese che il 21 ottobre scorso, a Solduno, sparò all'ex compagna, ferendola in modo grave all'addome. Il giovane - ricordiamo - si presentò in via Vallemaggia armato e obbigò la ragazza e il nuovo fidanzato a legarsi. Quando liberò la ex, lei ne approfittò per scappare. Una fuga che durò solo fino all’atrio del palazzo, dove la donna fu colpita dallo sparo.

Come riferito dalla Rsi, la valutazione medica effettuata dal dottor Markus Weinmann ha rilevato l’esistenza di un grave disturbo e di una sindrome depressiva. Secondo l’esperto, il giovane era in grado di valutare il carattere illecito delle sue azioni, ma non di agire secondo tale valutazione. Un aspetto da cui è stata riconosciuta una lieve scemata imputabilità, a suo favore.

La perizia ha per contro sottolineato come il rischio di recidiva - ovvero il pericolo che il 20enne torni a compiere reati violenti - sia medio-alto e che solo un adeguato trattamento psichiatrico, di tipo stazionario, potrebbe ridurre fortemente questa eventualità.

Il giovane, che ha sempre sostenuto di aver accidentalmente sparato il colpo partito dal suo fucile, si trova attualmente in carcere. Contro di lui il procuratore pubblico Roberto Ruggeri ha ipotizzato l'accusa di tentato assassinio. 

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