La Fondazione ufficializza il passo indietro sui Mori e si scusa. «Ma nuovo confronto nei prossimi mesi»
MENDRISIO - La decisione di non dipingere più di nero i volti dei Mori della corte di Re Erode Antipa ha «sollevato dissensi di una parte della popolazione di Mendrisio».
È la Fondazione Processioni Storiche di Mendrisio che, con queste parole, domenica sera ufficializza il passo indietro sulla questione Mori. E per farlo parte dal principio e riassume quanto accaduto in queste ultime settimane.
«Dispiaciuti» - La Fondazione si dice dunque «dispiaciuta che tale decisione abbia turbato tante persone, soprattutto quelle che da sempre sostengono questa tradizione. Non era certamente nelle intenzioni causare un clima di generale malumore».
Al netto di questo dissenso e sentendosi addosso la «responsabilità dell’organizzazione e dello svolgimento delle processioni del giovedì e del venerdì santo in un contesto quanto più sereno e rispettoso possibile», ecco dunque, di seguito, la decisione definitiva.
Disposizione sospesa - «Pur mantenendosi fermamente convinta della decisione presa - continua il comunicato - la Fondazione ha deciso di sospendere e rimandare la messa in atto della contestata disposizione, al fine di permettere il regolare svolgimento dell’edizione 2024».
Il tema non sarà però archiviato ma «nei prossimi mesi la Fondazione desidera creare le giuste premesse per un confronto aperto in un clima disteso e corretto».