Il primo subentrante a Lugano, Tiziano Galeazzi, seguirà l'iter previsto prima di sciogliere le sue riserve
I municipali di Lugano torneranno a riunirsi la settimana prossima. E solo a quel punto formalizzeranno la richiesta. Ma come sta vivendo questi giorni di riflessione il capogruppo democentrista? «Per strada incontro tante persone che mi stanno incoraggiando e questo fa piacere».
LUGANO - Sono ormai trascorse più di ventiquattro ore da quando la Città di Lugano ha dato l'ultimo saluto al suo sindaco, Marco Borradori, scomparso esattamente sette giorni fa a causa di un malore improvviso. E a Lugano ora si deve per forza pensare al dopo, a cosa iniziare a scrivere oltre quella pagina che nessuno pensava di dover voltare così presto. E il primo passo è quello di completare l'attuale esecutivo.
Il primo subentrante della lista UDC-Lega delle ultime elezioni è Tiziano Galeazzi, che prossimamente dovrà formalizzare se intende o meno accettare la carica di municipale. Questo però non avverrà nell'immediatezza dei prossimi giorni per questioni di iter. I componenti del Municipio infatti non si riuniranno fino alla prossima settimana e solo a quel punto invieranno la lettera al primo subentrante, che a quel punto avrà dieci giorni di tempo per sciogliere le proprie riserve.
E Tiziano Galeazzi, da noi contattato, conferma di voler attendere la missiva prima di pronunciarsi su quella che sarà la decisione: «C'è una trafila da rispettare. E il Municipio non si riunirà fino alla prossima settimana. Quando lo faranno potranno formalizzare la richiesta. La riceverò e poi darò una risposta, in tutta tranquillità e calma». Una risposta che quindi arriverà non prima della fine del mese.
Ma come sta vivendo questi giorni di riflessione l'attuale capogruppo UDC? «Per strada incontro tante persone che mi stanno incoraggiando e questo fa piacere. E mi fa ben pensare, perché significa che la gente ti apprezza». Si può interpretare quindi come una svolta verso il sì? Per saperlo toccherà attendere quelli che sono i tempi del percorso, però - non nega Galeazzi - «è un bel segnale di incoraggiamento da parte di chi mi sostiene nella possibilità di raccogliere questa sfida, che sarebbe anche un modo per onorare l'amicizia di questi lunghi 27 anni con Marco».