È il giorno della premiazione di Avi Mograbi, e molto altro
LUGANO - Venerdì 18 ottobre si apre alle 09:30, al Cinema Corso, con la proiezione in orario scolastico e aperta al pubblico del film di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík, "Photophobia". Una storia di guerra e coraggio ambientata a Kharkiv dove la luce del giorno è ormai sinonimo di morte. Fuori imperversa il conflitto ma due ragazzini troveranno di nuovo il coraggio di sentire il sole sul loro volto. Alla visione della pellicola segue l’approfondimento I diritti dell’infanzia violati nella guerra in Ucraina e nei conflitti dell’età contemporanea con la presenza dello psicoterapeuta Mauro Pedroni e del giornalista RSI, Emiliano Bos.
Alle 13.30 al Cinema Corso la seconda proiezione, sempre in orario scolastico ma aperta a tutti, del film "Marching in the dark" di Kinshuk Surjan, nel quale la vedova di un agricoltore arresosi alla drammatica condizione di un mercato agricolo iniquo e deregolamentato, trova la forza di andare avanti grazie al supporto di una comunità di donne nella sua stessa condizione. Al film segue l’approfondimento con il dialogo tra le due giornaliste Michela Daghini e Chitra Subramaniam.
Il pomeriggio del venerdì prosegue alle 17:30, al Cinema Corso, con la proiezione in collaborazione con Comundo, COOPI Suisse del film "Twice Colonized" di Lin Alluna. Un documentario su Aaju Peter, la rinomata avvocatessa e attivista Inuit groenlandese che difende i diritti umani dei popoli indigeni dell’Artico. Un viaggio incredibile tra le sue battaglie pubbliche e soprattutto personali. A visione conclusa, l’approfondimento con José Ramiro Llatas, avvocato e attivista, ex coordinatore progetti Comundo in Perù e Gabriela Giuria, membro di comitato COOPI Suisse e responsabile sviluppo progetti Fondazione Diritti Umani Lugano, modera il giornalista Peter Schiesser. Il film sarà introdotto da Human Rights Film Festival Zurich.
Alle 18, il cinema Iride accoglie la visione del film "Il parco della speranza" di Bruno Bergomi in collaborazione con Ticino Film Commission e RSI. Il documentario illustra gli sviluppi del mondo della psichiatria in Ticino, focalizzandosi in particolare nel periodo tra gli anni Settanta ad oggi. Subito dopo la proiezione ha luogo una discussione con il regista e la crew del film, composta da Valentino Garaffa, operatore OCS, Giuliana Zogg Ghielmini, produttrice e Samir Samperisi, montatore, moderata dal regista Olmo Cerri.
La serata si conclude con uno dei momenti più attesi del festival: la consegna del Premio Diritti Umani per l’Autore 2024 al regista Avi Mograbi. FFDUL ha deciso di consegnare il premio al regista israeliano che, in tutta la sua opera, si è confrontato e rimesso in discussione con la storia del suo Paese, le ingiustizie perpetrate dal suo governo e le estreme contraddizioni delle sue azioni. Il suo è un cinema che esorta al dialogo e al confronto e che denuncia da decenni, senza paure, le atrocità ingiustificate inflitte a un popolo attraverso la repressione militare. A seguire la visione del suo film "Z32", dove si racconta il conflitto israelo-palestinese attraverso i pentimenti e il tentativo di remissione di un soldato israeliano e il mondo che gli gravita intorno. A seguire l’occasione imperdibile del dialogo con il regista, Avi Mograbi, moderato dal giornalista Emiliano Bos.
Il penultimo appuntamento con il Caffè dei Diritti è ancora una volta al Mamitas Cafè & Bar. Dalle 15.30 alle 19:00 il ritrovo informale per chiunque voglia incontrare ospiti e staff del FFDUL. Con interviste e contenuti speciali prodotti in diretta per l’occasione da Radio Gwen.