È positivo il bilancio stilato dagli organizzatori del Film Festival Diritti Umani Lugano
LUGANO - Domenica sera si è conclusa l'undicesima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL). 11 giornate di proiezioni e incontri dentro e fuori la sala cinematografica, che hanno messo in evidenza tematiche importanti e attuali, dando luce a storie spesso trascurate.
Le cifre - In questa edizione del FFDUL sono stati presentati oltre 30 film, tra cui 13 prime svizzere e 8 prime per la Svizzera italiana, mentre la seconda edizione del Concorso internazionale di lungometraggi ha visto la partecipazione di 8 film, provenienti da diverse parti del mondo, capaci di toccare profondamente il pubblico e di ampliare ancora di più il discorso sui diritti umani. Due le opere premiate: “sr” di Lea Hartlaub è il miglior film, mentre i riconoscimenti assegnati dalle Ong e dal pubblico sono andati a “To a land unknown” di Mahdi Fleifel.
«Una comunità vera» - «Questa edizione ci ha toccato profondamente per diverse ragioni» ha dichiarato il direttore, Antonio Prata. «Abbiamo sentito attorno al FFDUL una comunità vera, che ha cercato in questo festival un luogo di scoperta e di incontro. In particolare ragazze e ragazzi, non solo durante proiezioni dedicate al pubblico scolastico, ma in tutti i momenti del festival, hanno partecipato con grande spirito di iniziativa. Questo elemento ci colpisce molto e ci dà forza. Tutte e tutti coloro che sono venuti in sala hanno dimostrato quanto questo territorio abbia bisogno di spazi di questo tipo: luoghi di confronto, multidisciplinari, in cui la cultura acquisisce un senso di forte legame con la realtà. Abbiamo vissuto momenti importanti fin dal primo giorno di festival che rinnovano la necessità di tutti noi di questo tipo di confronto con il mondo e le persone».
Spettatori raddoppiati in un decennio - Un pubblico sempre più ampio e attento ha attraversato le sale del Cinema Iride, del Cinema Corso e del Cinema LUX art house di Massagno, ma pure gli spazi al di fuori della sala cinematografica, come allo Spazio L’ove, in occasione degli eventi di OltreFestival. La partecipazione alle proiezioni del concorso, infatti, ha raddoppiato il numero di spettatori e votanti rispetto alla prima edizione, raccogliendo un'affluenza significativa anche alle repliche dei film. Si sono registrati ben 6 sold out, tra proiezioni e incontri con il pubblico, e particolarmente rilevante è stato il grande afflusso durante le proiezioni in orario scolastico, il più alto di tutte le edizioni del Festival. Le studentesse e gli studenti, infatti, hanno partecipato attivamente ai dibattiti, «dimostrando curiosità e coinvolgimento, a conferma di quanto sia cruciale il loro sguardo sul futuro della difesa dei Diritti Umani», oggi più urgente che mai. Studentesse e studenti presenti anche in moltissimi altri momenti cinematografici e alle proposte dell’OltreFestival.
Il bilancio delle emozioni - «È prematuro fare un bilancio numerico completo, anche se già si profila un successo, mentre per il bilancio delle emozioni e delle esperienze di questa undicesima edizione, possiamo senz’altro confermare di aver raggiunto dei risultati che non esito a definire straordinari per un festival a tema come il nostro. - queste le parole di Roberto Pomari, presidente del FFDUL - Soprattutto i giovani, ancora una volta, hanno partecipato con passione e impegno alle proiezioni e ai dibattiti. Il tema dei diritti umani affonda le sue radici nella sensibilità di chi vuole ancora credere in un futuro di dignità e di rispetto per la persona. Gli oltre trenta film mostrati al FFDUL 2024 ci hanno confrontato con storie importanti, raccolte ai quattro angoli del pianeta per accomunarci in un percorso di consapevolezza come solo il cinema sa fare nel buio delle sale del Corso, del Lux e dell’Iride. Come diceva Avi Mograbi, premio Diritti Umani per l’autore 2024, è difficile che il cinema possa cambiare il mondo, ma può dare forza a chi desidera cambiarlo. È con questo riconoscente impegno nei confronti del nostro pubblico che da domani inizieremo a lavorare alla dodicesima edizione del FFDUL».