Misurazione della temperatura e quarantena per tutti gli austriaci di ritorno in patria.
L'UE: un'epidemia come quella di coronavirus «può rientrare tra le situazioni d'emergenza per richiedere il ripristino dei controlli».
VIENNA / ROMA - Sono scattati i controlli serrati al Brennero, uno dei valichi che collegano Italia e Austria. Le autorità austriache fermano tutti i veicoli in entrata dall'Italia per le verifiche sanitarie anti-covid 19 secondo le procedure previste dal decreto firmato ieri a Vienna.
Al momento il confine con l'Italia resta aperto al traffico merci e agli austriaci di ritorno in patria. Ieri i controlli sanitari erano ancora a campione. I decreti firmati la scorsa notte a Vienna - e annunciati ieri dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz - prevedono che camionisti e austriaci siano sottoposti alla misurazione della temperatura corporea (termoscan). I secondi dovranno stare in auto-isolamento per due settimane.
Anche la Slovenia dà il via ai controlli - Anche in Slovenia sono iniziati i controlli alla frontiera con l'Italia e l'ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea. Ieri il governo di Lubiana aveva annunciato la decisione di chiudere il confine con l'Italia per contenere il contagio da coronavirus.
L'ingresso è consentito alle altre persone solo se in possesso di un certificato medico, in sloveno, inglese o italiano, rilasciato dall'autorità competente non più di tre giorni precedenti all'ingresso, che attesti la negatività al Covid-19.
L'Ue: valutare l'utilità di controlli ai confini - «Gli Stati membri dovrebbero valutare se il ripristino dei controlli ai confini interni sia utile nel contesto attuale o se altre misure potrebbero essere più appropriate, anche in considerazione del periodo di incubazione del virus», ha detto un portavoce della Commissione Ue dopo la decisione di Austria e Slovenia sui controlli alle frontiere con l'Italia. Inoltre, Bruxelles ritiene che «qualsiasi azione debba essere coordinata». Lo indica l'agenzia di stampa italiana Ansa.
Un'epidemia come quella di coronavirus «può rientrare tra le situazioni d'emergenza per richiedere il ripristino dei controlli» e la sospensione di Schengen ma, chiarisce il portavoce, Bruxelles non ha ancora ricevuto alcuna notifica da Vienna e Lubiana sulla misura. «Riteniamo - aggiunge - che qualsiasi azione debba essere coordinata tra gli Stati membri per evitare divergenze nei visti o nelle pratiche di controllo delle frontiere».
Dal punto di vista procedurale, ricorda poi il portavoce, la Commissione Ue «non può dare il via libera» alla reintroduzione dei controlli, bensì può «intervenire solamente ex-post, quando la misura è già stata introdotta, valutandone la proporzionalità e la necessità».
Anche i treni fermi - L'Austria, nel frattempo, ha sospeso i collegamenti ferroviari internazionali al Brennero. Lo stop riguarda i treni passeggeri, mentre i treni merci possono proseguire dopo il cambio del locomotore, come anche i treni passeggeri che non si fermano in Italia, indica l'agenzia di stampa italiana Ansa.
A causa dell'emergenza coronavirus, che sta interessando in questi giorni il territorio italiano, e in ottemperanza delle disposizioni del governo federale Austriaco, l'operatività dei treni Db-Öbb EuroCity sulla linea del Brennero è sospesa, comunicano le ferrovie austriache in una nota.
A partire da oggi e fino al 3 aprile, salvo nuove disposizioni, non ci saranno treni diretti a lunga percorrenza tra l'Austria e l'Italia. Il provvedimento interesserà tutti i Db-Öbb EuroCity operativi da Monaco di Baviera verso l'Italia che, via Innsbruck, attraversano l'Austria, e collegano la Germania alle città di Verona, Venezia e Bologna.
La Linea del Brennero dei treni Db-Oebb EuroCity sarà operativa quindi solo da Monaco di Baviera a Innsbruck. Anche il traffico notturno, tra l'Italia e i paesi d'Oltralpe, è interessato da questa direttiva e pertanto non potrà operare.