La gip di Verbania ha inoltre fissato al 30 agosto l'analisi della scatola nera.
Nel corso dell'udienza dell'incidente probatorio, la gip ha rigettato la richiesta di estensione ad altri soggetti che al momento non sono indagati.
VERBANIA - Prenderanno il via il prossimo 3 agosto i lavori per stilare la perizia sulla funivia del Mottarone, per accertare le cause dell'incidente che lo scorso 23 maggio ha causato la morte di 14 persone.
La giudice per le indagini preliminari di Verbania, Elena Ceriotti, ha fissato la data e conferito l'incarico all Collegio peritale che dovrà ricostruire l'accaduto, procedere alle verifiche e trovare una risposta a quella domanda che, fin dalle prime ore dopo la tragedia, ha iniziato a risuonare: come può essere accaduto?
La prima fase delle verifiche sarà dedicata all'ispezione del luogo e delle strutture, finalizzata a mettere in sequenza i tasselli e accertare le diverse responsabilità. In un secondo momento, a partire dal 30 agosto, i periti saranno chiamati a occuparsi della scatola nera. Le analisi finali, stando a quanto riporta la Stampa, saranno poi presentate in aula il 16 di dicembre.
Nel primo pomeriggio, dopo una breve camera di consiglio, il gip Elena Ceriotti ha inoltre deciso di non estendere l'incidente probatorio anche ad altri soggetti che al momento non sono indagati. La richiesta era stata formulata dall'avvocato di Luigi Nerini, il gestore dell'impianto - con il sostegno dei legali di altri indagati e pure di alcune parti civili -, che avrebbe voluto includere anche tre dipendenti, il costruttore della fune, l'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi e altre tre società. Soggetti che però la procura di Verbania non considera al momento indagabili.