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SVIZZERASi avvicina il debutto in Borsa di una società SPAC

12.03.21 - 10:33
Un settore che in Svizzera vede Sergio Ermotti e Tidjane Thiam in prima fila
KEYSTONE
In Svizzera sarebbero in corso preparativi per l'entrata in borsa di una società SPAC. In prima fila c'è l'ex Ceo di UBS Sergio Ermotti.
In Svizzera sarebbero in corso preparativi per l'entrata in borsa di una società SPAC. In prima fila c'è l'ex Ceo di UBS Sergio Ermotti.
Fonte Ats
Si avvicina il debutto in Borsa di una società SPAC
Un settore che in Svizzera vede Sergio Ermotti e Tidjane Thiam in prima fila

ZURIGO - In Svizzera sarebbero in corso preparativi per l'entrata in borsa di una società SPAC, veicoli d'investimento al momento molto gettonati e discussi a Wall Street e che vedono in primo piano anche l'ex Ceo di UBS Sergio Ermotti.

Stando a informazioni confidenziali citate dalla Reuters, che confermano una notizia diffusa dal portale finanziario Inside Paradeplatz, nel progetto elvetico è coinvolta l'azienda d'investimento zurighese Veraison.

Di cosa si tratta - Le SPAC (Special Purpose Acquisition Vehicles) sono in buona sostanza gusci societari vuoti, che raccolgono denaro attraverso un'entrata in Borsa e solo in un secondo tempo vanno a cercare un'azienda da comprare con i soldi a disposizione. Segue una fusione e in tal modo l'impresa nel mirino risulta automaticamente quotata, senza passare da una più complicata Ipo (initial public offering, cioè sbarco in Borsa) tradizionale.

Negli Stati Uniti gli affari con queste "società di assegni in bianco" sono in piena espansione e la tendenza si sta diffondendo anche in Europa. Di recente il portale Cash ha dedicato al tema un'ampia analisi, spiegando come gli investitori di regola non abbiano nessuna idea di dove mettano il loro denaro: affidano i soldi non a un'impresa o a un modello d'affari, bensì nelle mani di cosiddetti sponsor, i responsabili della SPAC. Spetta a loro trovare nei termini stabiliti (12 o 24 mesi) un lucrativo obiettivo di acquisizione, da portare in borsa per così dire attraverso la porta di servizio. Fino ad allora il denaro investito rimane fermo, ancorato a titoli sicuri, come obbligazioni statali. Se alla scadenza prevista l'acquisizione non c'è stata l'investitore riceve indietro i suoi fondi.

L'interesse di Ermotti e Thiam - Questi veicoli sono molto lucrativi per gli sponsor, che spesso ricevono una quota del 20% della SPAC versando poco. Gli sponsor devono perciò essere finanzieri in grado di attirare fondi e fra loro figurano diverse personalità importanti. Per quanto riguarda la Svizzera sono attivi in questi campi Sergio Ermotti - che è presidente della Investindustrial Acquisition Corp (IIAC), quotata a Wall Street, con sede nelle Isole Cayman e forte di 400 milioni di dollari raccolti - e l'ex Ceo di Credit Suisse Tidjane Thiam, che ha da parte sua ricevuto oltre 300 milioni per il suo progetto.

Gli inviti alla prudenza - Gli osservatori critici del mercato invitato gli investitori privati a essere coscienti dei rischi e degli interessi dei fondatori di SPAC. Non tutti gli sponsor intendono rimanere a lungo nel veicolo d'investimento: inoltre più passa il tempo più hanno interesse a raggiungere a tutti i costi un'acquisizione, perché i guadagni personali aumentano. Uno studio di Goldman Sachs su 56 SPAC ha mostrato che l'andamento dei loro corsi all'inizio supera quello del mercato, ma dopo l'acquisto dell'azienda-obiettivo le azioni hanno avuto una performance peggiore della media.

Cash invita quindi alla prudenza i piccoli investitori, che non possono accedere ai vari privilegi offerti a quelli istituzionali. «Il mercato offre tutta una serie di opportunità d'investimento, che si tratti di azioni, ETF o fondi. In questi casi gli investitori sanno in cosa stanno mettendo i loro soldi e quali rischi stanno correndo: di conseguenza anche le eventuali perdite sono più facili da accettare», scrive il portale.

Debutto in primavera? - Per quanto riguarda la SPAC svizzera, i primi incontri con gli investitori avrebbero già avuto luogo, riferisce la Reuters. Prima che la società possa essere presentata occorre però il via libera della borsa svizzera. L'Ipo è prevista per il secondo trimestre del 2021.

Implicate nell'affare vi sarebbero Credit Suisse e UBS, che interpellate dalla Reuters non hanno voluto commentare. Stando a Inside Paradeplatz il veicolo d'investimento si chiamerebbe VT5 e punterebbe a raccogliere 200 milioni provenienti da investitori.

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