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ATEDMoresi.com, un quarto di secolo in Ticino

27.05.24 - 08:06
Da semplice dominio registrato agli albori di Internet alla nascita di un’organizzazione che supporta le aziende nella digitalizzazione
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Fonte ATED
Moresi.com, un quarto di secolo in Ticino

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Da semplice dominio registrato agli albori di Internet alla nascita di un’organizzazione che supporta le aziende nella digitalizzazione

LUGANO - Moresi.com festeggia i suoi primi 25 anni di esistenza nel nostro Cantone. Da un semplice dominio registrato agli albori di Internet alla nascita di un’organizzazione che grazie alla competenza dei propri collaboratori e dipendenti è in grado di supportare le aziende nella loro trasformazione digitale.

In un settore come quello tecnologico, capace di evolversi e ridefinirsi di continuo, emerge in Ticino una realtà che proprio in queste settimane festeggia i suoi primi 25 anni di esistenza. Si tratta di Moresi.com, partner unico per il digital business, in grado di guidare le aziende in un mondo in cui il dato digitale si è ormai consolidato come il valore primario e imprescindibile per affrontare le sfide di mercato.

E proprio partendo dalla felice intuizione, che un giovanissimo Nicola Moresi ha avuto nel 1998 nel comprendere che Internet avrebbe regolato le nostre vite nel millennio a venire, abbiamo provato a capire con il founder della società come è trascorso questo quarto di secolo. Un percorso spesso non lineare, che tra entusiasmi e bolle come quella delle “dot.com” di inizio anni 2000, ci ha portati al punto odierno, in cui tutti i settori e ambiti sono ormai attraversati dalla tecnologia e dal digitale.

Signor Moresi, torniamo per un attimo alla fine dello scorso millennio. Oltre alla curiosità per un’internet ancora poco nota, quali sono stati gli elementi che l’hanno spinta a registrare il dominio Moresi.com nel 1998 e a intraprendere la sua avventura imprenditoriale?

Nel 1998, Internet era ancora considerata una frontiera e guardata con sospetto dalla maggioranza della popolazione. Tuttavia, come ogni frontiera, aveva i suoi pionieri. Personalmente, già nel 1995, mi ero immerso in questo mondo, acquistando domini, creando siti web e configurando DNS e server di posta elettronica. La scoperta e la possibilità di connettersi istantaneamente con persone di tutto il mondo mi affascinavano profondamente.

Attratto dalla novità di questa "piattaforma", decisi di acquistare e registrare il dominio moresi.com. La decisione era guidata principalmente da motivi pratici: essendo un giovane consulente attivo nel settore informatico, volevo avere un dominio personale per la mia attività professionale. Solo negli anni successivi, il marchio Moresi.com è evoluto da un semplice dominio individuale a un'organizzazione allargata composta da collaboratori e dipendenti.

Quello del 1998 è stato solo l’inizio di un cammino che certo aveva uno sguardo rivolto al futuro, ma con una strada ancora tutta da costruire: un piccolo passo seguito da tanti altri passi, piccoli ma costanti, fino ad oggi.

A suo modo di vedere, quali sono state le trasformazioni o evoluzioni che in questi anni l’hanno maggiormente colpita e hanno orientato il business della sua organizzazione?

Internet ha rivoluzionato il modo in cui ci connettiamo e dialoghiamo con il resto del mondo, offrendoci un'opportunità di comunicazione immediata e senza confini. Questo strumento ha permesso una democratizzazione senza precedenti a un costo relativamente basso.

Il nostro business è nato un quel contesto e si è adattato ed evoluto su un modello simile a quello del web. Moresi.com come azienda non si è mai comportata come un’entità isolata, ma piuttosto come una vera e propria piattaforma in grado di offrire servizi e opportunità di crescita a partner e altre aziende. Internet è stato il terreno comune su cui le nostre relazioni si sono sviluppate e hanno prosperato.

A quel punto, ci siamo resi conto che al centro di questo ecosistema digitale c’era la gestione dei dati e la sicurezza delle informazioni. I dati sono diventati l'oro nero del nuovo millennio: garantirne la sicurezza e la protezione è diventato cruciale per il successo e la reputazione delle aziende ed è in quella direzione che abbiamo deciso di offrire le nostre competenze al mercato.

Veniamo al nostro Ticino, quali sono oggi le opportunità che aziende e professionisti dovrebbero cogliere per affrontare le sfide che le innovazioni ci stanno ponendo? Pensiamo ad AI e digitalizzazione che permea tutti i settori, quali impatti osserva nel Cantone?

La rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale promette di essere più trasformativa persino dell'avvento di Internet. Nei prossimi cinque/dieci anni, assisteremo a cambiamenti che supereranno di gran lunga quelli degli ultimi cento. L'esponenzialità della tecnologia ci condurrà verso orizzonti che al momento non possiamo neanche immaginare, consentendoci di affrontare sfide che prima sembravano insormontabili.

Questo nuovo paradigma non riguarda solo le grandi multinazionali o le metropoli tecnologiche, ma coinvolge anche le realtà locali, come le aziende ticinesi. È fondamentale che esse comprendano e si adattino a questa trasformazione. Ma ancora più importante è che questo sia un percorso comune, nel quale si lavori insieme come territorio, remando nella stessa direzione e abbracciando partenariati pubblico-privato che coinvolgano sia la sfera politica che quella imprenditoriale.

La collaborazione diventa la chiave per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che l'era dell'AI ci offre. Le aziende ticinesi devono investire nella conoscenza e nella comprensione di questa tecnologia, in modo da poter applicare in modo efficace le innovazioni che essa porta con sé. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione condivisa, sarà possibile trasformare le sfide in opportunità.

Tornando al fondatore e startupper di 25 anni fa, si immaginava allora che avrebbe guidato un’azienda così ben radicata nel territorio? E quali sono le sfide future per il suo gruppo affiatato di quasi 30 collaboratori?

Nel momento in cui ho iniziato questa avventura imprenditoriale, la mia visione era semplice: volevo creare qualcosa che aiutasse le persone a sfruttare appieno il potenziale della tecnologia. Era difficile immaginare dove saremmo stati dopo cinque anni, figuriamoci oggi, a distanza di un quarto di secolo. Riflettendo sul mio percorso e sul successo dell'azienda che ho fondato, devo ammettere che non avrei mai pensato di arrivare così lontano. Tuttavia, sono pienamente consapevole che ciò che ha reso possibile questo successo non è stata solo la tecnologia, ma bensì le persone: i nostri collaboratori sono stati il vero motore di questa crescita. Anche guardando al futuro, credo che le sfide che ci attendono non saranno solo di natura tecnologica. L'uomo rimarrà al centro di questa evoluzione e dovrà assumere il ruolo di driver e gestore del cambiamento. Per questo sarà cruciale mantenere un gruppo affiatato di collaboratori che siano pronti ad adattarsi alle nuove sfide che si presenteranno. Il nostro obiettivo sarà quello di continuare a innovare, sfruttando le nuove opportunità che l'Intelligenza Artificiale e altre tecnologie emergenti ci offriranno. Sarà fondamentale mantenere un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo, dove ognuno possa dare il proprio contributo e sentirsi parte integrante di una missione condivisa. Solo così potremo costruire il nostro futuro e continuare a crescere come azienda.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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