Un’indagine indaga il percepito dei giovani sul tema più caldo del momento: l’AI
Inflazione, cambiamento climatico e lavoro sono le principali sfide globali da affrontare per i giovani, secondo la tredicesima edizione della “GenZ e Millennial Survey*”, lo studio globale di Deloitte condotto su oltre 14 mila GenZ e più di 8 mila Millennial in 44 Paesi del mondo. Per la prima volta, inoltre, l’indagine di Deloitte indaga il percepito dei giovani sul tema della Generative AI, che secondo Gen Z e Millennial è ancora poco sfruttata sul lavoro, ma che potrebbe contribuire a migliorare il work-life balance o liberare tempo a favore di attività creative e strategiche, se utilizzata nel rispetto di principi etici e a fronte di un’adeguata formazione dei lavoratori.
Interrogati su quali emozioni susciti in loro la Generative AI, il 29% dei GenZ esprime “incertezza”, il 28% “fascinazione” e il 22% “eccitazione”. Più tiepido il giudizio dei Millennial, che si dichiarano per il 33% “incerti”, per 21% “affascinati” e per il 17% “confusi”. Ancora poco sfruttata sul lavoro – dichiara di usarla spesso il 16% della GenZ e l’11% dei Millennial –, la GenAI è percepita in maniera diversa tra chi la utilizza molto e chi non ha grande dimestichezza con questa novità. Intervistati sulle potenziali applicazioni della GenAI, secondo il 47% della GenZ e secondo il 39% dei Millennial questa innovazione può aiutare a “liberare tempo e migliorare il work-life balance” – una convinzione che arriva al 73% della Gen Z e al 78% dei Millennial che la usano di frequente.
La GenAI, inoltre, potrebbe aiutare a “liberare tempo che si può usare per lavori più creativi e strategici”: lo pensa il 47% della GenZ (78% tra gli utilizzatori frequenti) e il 40% dei Millennial (71% tra chi la usa spesso). Oltre ai vantaggi emergono anche alcuni timori: il 46% GenZ e il 41% Millennial pensa che la GenAI potrebbe “richiedere una riqualificazione professionale e impattare sulle decisioni di carriera”, mentre il 55% della GenZ e il 52% dei Millennial pensa che la GenAI potrebbe “causare l’eliminazione di posti di lavoro”. Inoltre, meno della metà dei giovani – il 43% della GenZ e il 34% dei Millennial – pensa che il proprio datore di lavoro li stia adeguatamente formando sulle potenzialità, sui vantaggi e sul valore della GenAI.
*Il sondaggio ha indagato le opinioni di 14.468 GenZ e 8.373 millennial (22.841 intervistati in totale), provenienti da 44 paesi di Nord America, America Latina, Europa occidentale, Europa orientale, Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico. Come definito nello studio, gli intervistati della GenZ sono nati tra gennaio 1995 e dicembre 2005, mentre gli intervistati Millennial sono nati tra gennaio 1983 e dicembre 1994.
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