La thermoinduzione endodermica permette di cancellare i segni di un’operazione
È una delle tecnologie più versatili ed efficaci a disposizione della medicina estetica contemporanea: parliamo di Attiva, il trattamento basato sulla thermoinduzione endodermica che può essere utilizzato per diversi scopi. Tra questi, anche la riduzione di una cicatrice, segno che attualmente è quasi impossibile da cancellare. Come? Semplice: la thermoinduzione endodermica sfrutta un flusso di calore localizzato per attivare una serie di processi rigenerativi della pelle.
Attiva funziona attraverso un ago-cannula e una sonda che trasmette l’energia precedentemente impostata: quando raggiunge i 50°, Attiva avvia un processo che porta alla produzione di nuovo collagene, elemento che contribuisce a rendere la pelle più elastica e compatta e quindi più giovane.
A questa temperatura, Attiva serve per eliminare la flaccidità della pelle, ma quando il termometro sale a 60° la thermoinduzione provoca un’azione defibrotizante che va a eliminare in modo naturale le aderenze dei tessuti conseguenti sia a traumi - ad esempio fratture con retrazione tessutale anomalo -, oppure riesce a ridurre le dimensioni delle cicatrici. Il tutto senza dolore per il paziente e con una precisione millimetrica.