Chi ha realizzato di recente un proprio sito web ha sicuramente sentito parlare di Wordpress o Joomla. I quali, in alcuni casi, non sono sufficienti per assolvere tutte le esigenze
Una delle esigenze più frequenti tra i nostri clienti è quella di poter gestire in autonomia il loro sito. In altri termini, poter modificare a piacimento i contenuti esistenti, aggiungerne di nuovi, inserire o cancellare immagini e via dicendo.
Questi ultimi anni hanno visto una notevole semplificazione dei sistemi di gestione dei contenuti: dopo l’uscita dal mercato di un programma di creazione web come Microsoft Front Page, per chi non padroneggiava una riga di codice era pressoché impossibile controllare in autonomia il proprio sito.
In principio, Wordpress e Joomla, al netto di qualche conoscenza tecnica necessaria, hanno offerto all’utente una maniera intuitiva e veloce per riprendere in mano il controllo della situazione.
Questi due sistemi CMS (acronimo di Content Management System) ne hanno anticipati altri come Typo3 e Drupal o altri dedicati all’e-commerce come Magento e Prestashop.
Infine sono nati una serie di sistemi ancora più semplici (tipo wix.com) che permettono di creare un sito da zero direttamente online.
I CMS come Wordpress (ormai indiscusso leader del settore) hanno ormai preso il controllo del mercato.
Ciò nonostante, alcune pecche fanno sì che diverse aziende (soprattutto quelle di grandi dimensioni) preferiscano pagare degli sviluppatori e farsi costruire su misura un CMS personalizzato.
Come mai in alcuni settori, come per esempio quello bancario, si preferisce ancora il sito in codice?
Ecco, di seguito, alcuni motivi:
Costruire un CMS personalizzato può permettere di aggirare o diminuire buona parte di questi problemi.
Ci sono anche altre motivazioni che possono favorire l’acquisto di un CMS costruito su misura. Ma, salvo esigenze particolari, conviene ancora appoggiarsi al mondo dell’Open Source.
Articolo a cura di Clublab Sagl, siti web e grafica in Ticino