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TARGET3 consigli per realizzare fotografie super con il tuo smartphone

06.07.20 - 09:00
Luce, composizione, prospettiva, ritocco: come trarre il massimo da strumenti e app alla portata di tutti
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3 consigli per realizzare fotografie super con il tuo smartphone

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Luce, composizione, prospettiva, ritocco: come trarre il massimo da strumenti e app alla portata di tutti

Da quando gli smartphone sono diventati un’estensione del nostro corpo, le loro possibilità di utilizzo sembrano non aver fine. Gli anni in cui i telefoni servivano solo per telefonare, insomma, sono ormai lontani. Quelli che un tempo definivamo “Natel”, oggi sono navigatori stradali, fonti di informazioni, strumenti per utilizzare i social, cardiofrequenzimetri, riproduttori di musica, vetrine per le vendite, caselle di posta elettronica e tanto altro.

Tra le funzioni di maggiore importanza e successo, c’è anche e soprattutto una fotocamera (spesso anche in grado di registrare dei video). Fin dagli albori della rivoluzione digitale, i dispositivi fotografici hanno sempre fatto la loro comparsa nei cellulari, e sono via via giunti a un livello qualitativo talmente alto da potersi avvicinare, per definizione, alle reflex vere e proprie.

Nell’interesse di chi gestisce o crea contenuti per la propria comunicazione, questo strumento torna estremamente utile, perché consente di scattare foto con facilità e velocità, per poi postprodurle e postarle, ad esempio, sui social, magari anche come stories.

Una volta reperiti questi mezzi, tuttavia, serve anche assicurarsi di sapere come usarli al meglio, per ottenere risultati che rasentino la professionalità.

Scatto dopo scatto, magari, le immagini della tua galleria finiscono sempre per non convincerti o avere piccoli difetti che, in qualche modo, rovinano l’insieme. Risultato? Scegli di non utilizzarle, oppure cerchi di mascherarle sotto strati di “Clarendon”, “Valencia” e compagnia filtrante.

Con i 3 accorgimenti e le applicazioni di cui leggerai tra poco, scattare e ritoccare foto con il tuo smartphone ti garantirà una qualità più elevata.

 

    • 1) Luce: importante che ci sia, fondamentale che non sia troppa

Certo, gli smartphone si avvicinano alla qualità eccelsa delle reflex, ma non sono tali, e bisogna dunque creare le giuste condizioni per farli rendere al massimo. Luce naturale e luminosità vanno sempre tenute in considerazione, quando si sta lavorando a una fotografia.

Se stiamo usando la camera di un telefono, però, la luce deve essere in perfetto equilibrio: non deve essere poca, a meno che non si voglia adoperare il flash – squalificando i risultati migliori già in partenza – e non deve essere eccessiva, perché gli smartphone tendono a sovraesporre facilmente le aree molto luminose, “bruciando” l’immagine e rendendola fin troppo brillante.

Insomma, dobbiamo essere pazienti e attenti, individuando il momento giusto, oppure aiutandoci, ove possibile, con la luce artificiale.

 

    • 2) Questione di prospettiva (e composizione)

Mai sentito parlare della regola dei terzi? Secondo questo principio, la composizione andrebbe divisa su due linee verticali e due orizzontali, equidistanti tra loro, che andranno a formare una griglia con nove sezioni uguali. Il nostro soggetto, in teoria, dovrebbe essere posto all’intersezione tra queste linee. Controlla tra le opzioni della tua fotocamera: dovrebbe esserci la possibilità di inserire una comoda griglia già automaticamente. Quest’ultima ti aiuterà anche ad assicurarti che l’inquadratura sia dritta, verificando che la linea dell’orizzonte e altri punti di riferimento siano allineati con il reticolo.

Un altro espediente molto popolare, semplice ed efficace è la “prospettiva della rana”. Hai letto bene: si chiama così perché consiste nell’organizzare la nostra inquadratura, anziché all’altezza del nostro occhio, dal basso, inclinando la fotocamera verso l’alto. Ne risulterà un punto di vista originale, eppure ordinato. Questo piccolo trucco è perfetto quando vogliamo immortalare un angolo ampio, come un paesaggio o un esempio di architettura.

Chiudiamo questa parte con un ultimo suggerimento, che riguarda la prospettiva, sebbene in senso più “meccanico”: bisogna curare la stabilità del nostro strumento, per evitare fotografie mosse o leggermente storte. A questo problema si può ovviare con molta semplicità, cercando di avere la mano ferma o appoggiando lo smartphone su una superficie piana mentre si scatta. Se volessimo alzare ulteriormente l’asticella della professionalità, potremmo anche acquistare un piccolo treppiede, specifico per i cellulari.

 

    • 3) E dopo? La postproduzione su smartphone

Il lavoro del fotografo non si esaurisce mai al termine dello scatto. Modificare e correggere le fotografie in una fase successiva è parte dei compiti di chi si dedica a questo tipo di contenuti.
Curandosi di farlo, con gli strumenti giusti, avremo modo di eliminare eventuali imperfezioni e divertirci con i colori e i contrasti presenti nell’immagine che abbiamo creato.

A questo proposito, non mancano le applicazioni ideate specificamente per lavorare su questi fattori, senza bisogno di programmi complessi e costosi, direttamente sul display del proprio telefono. Tra di esse figura VSCO, un’applicazione che permette di fare modifiche semplici in maniera molto intuitiva, dalle opzioni più basilari ai filtri più elaborati, per dare un tocco originale alle nostra foto. Simile è Snapseed, che dà accesso alle regolazioni classiche, come esposizione e contrasto, e permette anche di intervenire soltanto su determinate sezioni dell’immagine, per una precisione complessiva impeccabile. Celeberrima, infine, è Facetune, sebbene specifica per il fotoritocco dei visi: torna utile a chi si dedica alla realizzazione di ritratti, poiché permette di correggere tanti piccoli dettagli, dai “difetti” della pelle alle proporzioni del volto. Attenzione, però, a non esagerare: una modifica eccessiva rischierà di far sembrare l’immagine poco autentica, e quindi poco coinvolgente.

 

Niente male, vero? Sebbene nessuna applicazione e nessuno smartphone potranno sostituire le capacità dei fotografi di mestiere, essere consapevoli degli strumenti che abbiamo a disposizione ci aiuterà a valorizzare i contenuti autoprodotti, che risultano fondamentali per l’efficacia della comunicazione online di ditte individuali, professionisti e piccole e medie imprese.

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Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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