Stimolando le interazioni positive degli utenti, hanno presto attirato l’attenzione (e i soldi) dei brand più importanti
Si potranno commentare in molti modi, ma non si può certo dire che questi contenuti non funzionino: chiunque prenda in mano il proprio smartphone per dare un’occhiata a Facebook o Instagram ha ampie probabilità di imbattersi nella foto di un simpatico cucciolo.
A dipendenza dei gusti di ognuno di noi - che gli algoritmi delle piattaforme avranno sapientemente colto - la varietà di immagini e video che ci si possono presentare è diventata davvero eterogenea, dai cani che ululano parole distinguibili a gatti che fanno scivolare minacciosamente delle tazze oltre i bordi del tavolo, da pappagalli che si muovono seguendo un beat a criceti che abbracciano felici i loro semi di girasole.
Sorge spontaneo chiedersi che cosa abbia reso questo filone tanto popolare da trovarlo riproposto in continuazione tra i post che compaiono sul nostro feed. La risposta è, come sempre, da ricondurre alla sensibilità del pubblico dei social media: vedere la foto di un animaletto mette allegria, può stimolare un po’ di tenerezza o di divertimento, dare serenità.
Chi sono i Pet Influencers?
Con l’introduzione dell’Influencer Marketing, le personalità web con un nutrito seguito di followers hanno cominciato a trarre guadagno dalla propria popolarità: diversamente dai classici testimoniall, questi content creator stipulano degli accordi con i brand per menzionare o mostrare determinati prodotti tra i propri post, assicurando al marchio una visibilità garantita dalla loro fanbase, che dovrà essere nel target dell’attività che li sceglie.
Nel caso dei Pet Influencers, la dinamica è pressoché la stessa, con un’ovvia quanto importante differenza: i soggetti di questi profili non sono persone, ma animali domestici. Ciò non preclude loro di chiudere contratti importanti con brand altrettanto popolari, anzi: secondo Vox, gli utenti amano seguire questi profili perché incoraggiano il rilascio di endorfine, senza stimolare invidia nei loro confronti, imbarazzo nel commentare o necessità di dare triste sfogo alla vena dell’hate speech.
Le dinamiche di guadagno corrispondono poi a quelle messe in campo con gli influencer classici, nel momento in cui un marchio sceglie di investire per promuoversi all’interno della community che gira intorno al Pet Influencer prescelto.
Chi sono i Pet Influencer più famosi?
Per quanto il settore sia davvero curioso, non è del tutto nuovo. Anzi, esistono già tanti Pet Influencers che hanno costruito una fanbase solida e, in alcuni casi, un’attività sicuramente più proficua e varia di tantissimi influencers “meno pelosi”.
Il primato assoluto in questo campo, al momento, è detenuto da Jiff Pom (@jiffpom), un volpino di Pomerania che conta oltre 10 milioni di followers su Instagram. Ha già all’attivo numerose collaborazioni con brand del calibro di Target, TikTok e Banana Republic, nonché una comparsata in un video musicale della popstar Katy Perry. Per ogni suo post, Jiff può arrivare a guadagnare fino a 45000 dollari.
Per quanto riguarda i nostri amici felini, il gatto Nala (@nala_cat) si guadagna sicuramente un posto nell’élite dei Pet Influencers con 4,3 milioni di followers su Instagram e una linea di mangime per gatti che porta il suo nome. Nala ha conquistato un posto nel cuore di milioni di utenti con i suoi occhi blu e un leggero strabismo: ora, per ogni post guadagna quasi 20000 dollari.
Segue a ruota il carlino Doug (@itsdougthepug) con 4 milioni di followers su Instagram, il suo muso esilarante e una pioggia di inviti agli eventi più popolari degli USA. L’affetto dei seguaci di Doug lo hanno portato a vincere due People’s Choice Awards, ad avviare un proficuo canale di guadagno attraverso il merchandising e a collaborare con brand come Mercedes-Benz e Claire’s. Il potenziale di guadagno per ogni suo post ammonta a più di 17500 dollari.
Non lo abbiamo mai negato: sul web succede davvero di tutto. Il successo dei Pet Influencers non significa che inseguire il proprio cane/gatto per casa per scattargli delle foto da caricare su Instagram sia l’unica strada per ottenere visibilità, specialmente se hai un altro genere di attività.
D’altro canto, ci fa ben comprendere quanto siano versatili gli strumenti che abbiamo a disposizione per creare contenuti che muovano la sensibilità degli utenti: sono questi ultimi che, se interessati e affezionati al brand e ai suoi prodotti/servizi, possono davvero fare la differenza per il tuo successo online.
Contattaci, se ti va, per una consulenza gratuita: è proprio di questo che ci occupiamo, destinando poi il giusto contenuto alla piattaforma che meglio ne garantisce l’efficacia e la visibilità.
Ti aiuteremo a individuare i tuoi punti di forza, a valorizzare ciò che ti distingue dai competitors e a far crescere il tuo business online.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.