Sebbene a livello nazionale il numero complessivo di lavoratori frontalieri in Svizzera stia continuando a crescere, nel quarto trimestre dello scorso anno il Canton Ticino ha registrato un lieve calo riflettendo un complesso.
I frontalieri in Ticino
Nel quarto trimestre del 2024, secondo le statistiche fornite dall'Ufficio Federale di Statistica (UST), il numero di lavoratori frontalieri in Ticino è sceso a 78.683 unità, registrano una diminuzione dello 0,8% rispetto a trimestre precedente e una riduzione dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un calo che segnala poi un rallentamento rispetto alla tendenza degli anni precedenti, quando il numero dei frontalieri era invece costantemente aumentato.
Nonostante la contrazione il Canton Ticino rimane comunque una delle regioni con la più alta concentrazione di frontalieri in Svizzera, rappresentando una parte significativa del totale nazionale.
L'andamento a livello nazionale
A livello di tutta la Svizzera, il quadro è diverso: l'Ufficio Federale di Statistica ha riportato un aumento complessivo del numero di lavoratori frontalieri, saliti a 407.000 unità nel quarto trimestre del 2024. Un dato che segna un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 20,1% rispetto al quarto trimestre del 2019, quando il numero totale dei frontalieri era a quota 339.000.
Origine dei frontalieri: un'analisi per Paese
Se si esamina la composizione dei frontalieri in Svizzera in base al loro Paese di residenza, si nota come la Francia è attualmente il Paese con il maggior numero di frontalieri, rappresentando circa 58% del totale. In particolare, nel quarto trimestre del 2024, i frontalieri provenienti dalla Francia erano circa 236.000 (+5,3% rispetto al 2023). Segue l'Italia con un peso del 22,4% sul totale. I tedeschi sono al terzo posto con 66.500 frontalieri (+1,6%), mentre i lavoratori provenienti da altri Paesi, come l'Austria e il Liechtenstein, sono numericamente meno significativi.
Le regioni più interessate dai frontalieri
Le regioni della Svizzera che ospitano il maggior numero di frontalieri sono concentrate principalmente nella Svizzera occidentale e in quella nordoccidentale, con il Canton Ticino che si colloca al secondo posto. Nel dettaglio:
La regione del Lemano (che comprende i cantoni di Ginevra, Vaud e Vallese) ospita il maggior numero di frontalieri, con 166.386 unità, un incremento del 6,1% rispetto all'anno precedente.
Il Canton Ticino, con i suoi 78.683 frontalieri, si colloca al secondo posto, pur registrando un calo annuale dell'1,1%.
Segue la Svizzera nordoccidentale (inclusi i cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna, Argovia e Lucerna) con 76.653 frontalieri, senza variazioni significative.
L'Espace Mittelland (composto dai cantoni di Berna, Friburgo, Giura, Neuchâtel, Soletta e Vaud) registra circa 37.597 frontalieri.
Infine, la Svizzera orientale, che include cantoni come Appenzello, Grigioni e San Gallo, ha un totale di 32.358 frontalieri.
Le regioni del Lemano e del Ticino continuano quindi a essere le principali aree di attrazione per i frontalieri, ma l’aumento dei lavoratori in altre regioni potrebbe suggerire prossimi cambiamenti nelle preferenze di mobilità e nelle opportunità lavorative.
I principali settori di impiego dei frontalieri
La distribuzione dei frontalieri per settore economico evidenzia una predominanza del settore terziario. Nel quarto trimestre del 2024, circa 284.000 frontalieri erano impiegati in questo settore, con un aumento del 3,6% rispetto all'anno precedente. Tra le professioni più comuni figurano lavori nei settori dei servizi, della sanità e della tecnologia.
Il settore secondario, che include la manifattura e le costruzioni, impiega circa 120.000 frontalieri, con un incremento del 1,4%. In particolare, i cantoni del Ticino, insieme a quelli di Zurigo e Basilea, vedono una domanda consistente di lavoratori nelle costruzioni e nelle tecnologie avanzate. Infine, il settore primario (agricoltura, silvicoltura, ecc.) è il meno coinvolto, con solo 2.800 frontalieri, ma con una crescita annua del 4,8 per cento.
Analisi dei dati e delle tendenze
L’andamento del numero dei frontalieri in Svizzera, e in particolare in Ticino, riflette una serie di dinamiche economiche e sociali: sebbene il numero complessivo di frontalieri stia aumentando, il calo registrato nel Ticino potrebbe essere interpretato come il risultato di vari fattori. Tra questi, il crescente costo della vita nella regione, le sfide sociali legate alla distanza quotidiana dal posto di lavoro e le condizioni fiscali potrebbero giocare un ruolo importante.
Inoltre, le politiche bilaterali tra Italia e Svizzera, in particolare quelle relative alla tassazione dei redditi da lavoro transfrontaliero e alla sicurezza sociale, continueranno a influenzare la stabilità e la crescita di questo flusso di lavoratori. Non va poi dimenticato che le decisioni politiche, sia in Svizzera che in Italia, potrebbero modificare l’equilibrio tra la domanda di manodopera e le opportunità lavorative per i frontalieri.
Nel complesso, i dati del quarto trimestre 2024 delineano un panorama variegato per i lavoratori frontalieri in Svizzera. Mentre il numero complessivo di frontalieri è in crescita, il Ticino ha mostrato segnali di stallo, seguiti da un aumento in altre regioni, come il Lemano. Sebbene il Ticino continui a essere una delle destinazioni principali, la riduzione dei frontalieri in questa regione solleva interrogativi sulle dinamiche future e sugli effetti delle politiche fiscali e sociali. Sarà interessante monitorare come si evolverà questo fenomeno nei prossimi anni, considerando le sfide che i lavoratori frontalieri dovranno affrontare per mantenere la loro posizione all’interno del mercato del lavoro elvetico.
Conclusione
Il fenomeno dei frontalieri in Svizzera continua a evolversi, con un aumento complessivo del 2,9% nel quarto trimestre del 2024, ma un calo dell'1,1% nel Canton Ticino. Questa tendenza riflette le complesse dinamiche economiche e sociali che influenzano la mobilità lavorativa transfrontaliera. Per i frontalieri, gestire il proprio stipendio in franchi svizzeri può essere una sfida, specialmente quando si tratta di convertirlo in euro senza perdere denaro a causa delle commissioni bancarie.
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