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Svizzera: crescita economica attesa in rallentamento

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Svizzera: crescita economica attesa in rallentamento

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L'economia svizzera si prepara a un biennio di crescita moderata. Secondo le ultime stime riportate dal portale del Governo svizzero, il Prodotto Interno Lordo (PIL), al netto degli eventi sportivi, dovrebbe aumentare dell'1,4% nel 2025 e dell'1,6% nel 2026. Queste percentuali sono state riviste al ribasso rispetto alle previsioni dello scorso dicembre, che indicavano rispettivamente un +1,5% e un +1,7%. Ciò significa che l'economia della Confederazione continuerà a espandersi, ma a un ritmo inferiore alla media storica almeno per i prossimi due anni.

Tuttavia, queste previsioni si basano sull'ipotesi che non si verifichi un'ulteriore escalation della guerra commerciale globale. In un contesto internazionale sempre più incerto, la Segreteria di Stato dell'Economia (SECO) ha deciso di affiancare a questa analisi di base anche due scenari alternativi, che considerano sia un possibile peggioramento della congiuntura mondiale sia un'evoluzione più favorevole.

Un 2024 in chiaroscuro: forte il settore farmaceutico, in difficoltà la manifattura
L'ultimo trimestre del 2024 ha registrato una crescita solida per l'economia svizzera, trainata soprattutto dal settore dei servizi e dall'industria chimico-farmaceutica. In controtendenza, il resto del comparto manifatturiero ha mostrato segnali di stagnazione, con alcune aree dell'industria che continuano a trovarsi in difficoltà.

Per il primo trimestre del 2025 si prevede un'espansione economica moderata, in linea con un panorama internazionale che mostra segnali contrastanti. Negli Stati Uniti è atteso un rallentamento della crescita, mentre in Europa gli ultimi dati indicano che l'anno potrebbe essere iniziato con un ritmo debole. L'incertezza sulle politiche commerciali ed economiche globali continua infatti a pesare sulle prospettive economiche mondiali e, di conseguenza, anche su quelle della Svizzera. E l'instabilità frena gli investimenti, rallenta la congiuntura e complica le decisioni strategiche delle imprese.

L'economia svizzera tra rischi e stabilità interna
Se a livello internazionale le previsioni rimangono incerte, il mercato interno svizzero offre un parziale elemento di stabilità. Il contenuto tasso d'inflazione (stimato allo 0,3% per il 2025 e allo 0,6% per il 2026) dovrebbe sostenere, sempre secondo quanto riportato dal portale del Governo elvetico, i consumi delle famiglie, mentre l'occupazione è prevista in crescita. Anche il settore edilizio mostra segnali di ripresa, contribuendo a mantenere la congiuntura su un sentiero di stabilità.

Il 2026 potrebbe inoltre portare a una graduale ripresa dell'economia europea, con effetti positivi anche per la Svizzera. E se questo scenario si concretizzasse, le esportazioni e gli investimenti elvetici potrebbero ritrovare slancio, sostenendo una crescita economica leggermente più dinamica.

Tuttavia, la moderata espansione economica sarà accompagnata da un lieve aumento della disoccupazione: il tasso dovrebbe attestarsi al 2,8% sia nel 2025 che nel 2026, con un leggero peggioramento rispetto alle previsioni di dicembre (2,7%).

I principali rischi economici: guerra, mercati finanziari e politica monetaria
Il contesto economico globale rimane comunque fortemente influenzato dalle tensioni geopolitiche, dai rischi finanziari e dalle incertezze sulle politiche monetarie. Conflitti come quelli in Medio Oriente e in Ucraina potrebbero destabilizzare i mercati, mentre il rischio di correzioni sui mercati finanziari rimane elevato. Inoltre, se l'inflazione a livello internazionale si rivelasse più persistente del previsto, le banche centrali potrebbero ritardare l'allentamento delle politiche monetarie, con ripercussioni sugli investimenti e sulla crescita economica.

In uno scenario negativo, un indebolimento della congiuntura globale avrebbe poi un impatto significativo sull'export svizzero e sull'economia nazionale. Al contrario, se la domanda mondiale e la ripresa europea risultassero più forti del previsto – magari grazie a nuovi stimoli fiscali, come quelli ipotizzati in Germania – la Svizzera potrebbe beneficiare di una crescita più sostenuta.

Al momento però i rischi di ribasso sembrano prevalere sulle possibilità di miglioramento. Se più fattori critici dovessero concretizzarsi contemporaneamente, il Franco svizzero potrebbe subire pressioni al rialzo, con un effetto negativo sulla competitività delle esportazioni.

Conclusione

In questo contesto economico incerto, è fondamentale per le imprese e gli individui essere pronti a gestire le fluttuazioni valutarie. Cambiavalute.ch offre un servizio di cambio online efficiente e sicuro, permettendo di navigare con tranquillità “il grande mare dei cambi di valuta”. Grazie alla sua piattaforma intuitiva e ai tassi competitivi, cambiavalute.ch è il partner ideale per chiunque voglia ottimizzare le proprie transazioni internazionali, riducendo i rischi legati alle fluttuazioni del mercato. Sfrutta al meglio le tue opportunità economiche con cambiavalute.ch e resta sempre aggiornato sulle tendenze del mercato valutario.


Questo articolo è stato realizzato da CambiaValute.ch, non fa parte del contenuto redazionale.