Un viaggio tra sorgenti curative, paesaggi mozzafiato, architettura e il potere dell'acqua (quarta parte)
ZILLIS - Proseguendo il nostro viaggio attraverso la pittoresca regione della Viamala, raggiungiamo Zillis, un piccolo borgo alpino situato a pochi passi dalle spettacolari gole omonime e dalla precedente tappa di Andeer. Con i suoi 400 abitanti e una posizione a 945 metri sul livello del mare, Zillis custodisce un capolavoro unico al mondo: la chiesa di San Martino, conosciuta come la “Sistina delle Alpi”.
Zillis, grazie alla sua posizione strategica lungo il Reno Posteriore, ha una storia strettamente legata al commercio e ai transiti alpini. In passato, rappresentava un nodo cruciale per i mercanti e i viaggiatori che percorrevano le principali vie di comunicazione tra il nord e il sud dell’Europa, attraverso i passi dello Spluga e del San Bernardino. Oggi, il borgo appare come un luogo tranquillo immerso nella natura, ma conserva testimonianze della sua importanza storica.
Nel cuore del borgo si erge la chiesa di San Martino, costruita agli inizi del XII secolo. Situata in posizione sopraelevata rispetto al letto del Reno Posteriore, era un punto di riferimento visibile per i viandanti lungo la strada alpina. Sebbene l’esterno presenti un’architettura romanica sobria, al suo interno si cela un tesoro inestimabile: uno straordinario soffitto dipinto.
Composto da 153 tavolette di legno quadrate, ciascuna di circa 90 cm per lato, il soffitto raffigura una narrazione visiva di rara bellezza e complessità. Le scene spaziano da creature fantastiche e simboli del male, nelle tavolette esterne, fino agli episodi della vita di Cristo e del patrono San Martino al centro. Angeli che rappresentano i quattro venti, episodi biblici come la storia di Giona e il giudizio universale completano questo affresco ligneo medievale, che riflette la visione cosmologica dell’epoca. Lo stato di conservazione del soffitto è eccezionale, tanto che solo altre tre opere simili al mondo sono sopravvissute al tempo.
La parrocchia di Zillis adotta misure rigorose per preservare questa meraviglia. Durante i mesi invernali, il riscaldamento della chiesa è limitato per proteggere il legno e i dipinti, e l’edificio religioso rimane accessibile solo in occasioni speciali, come la vigilia di Natale o i funerali. Questo rende i mesi più caldi il periodo ideale per ammirare il capolavoro, offrendo ai visitatori un’esperienza ancora più esclusiva.
Nonostante la vicinanza a una delle principali arterie del traffico alpino, molti viaggiatori ignorano l’esistenza della chiesa e del suo soffitto unico. Visitare San Martino è un’opportunità imperdibile per immergersi nella storia e nella cultura millenaria di questa regione. Per approfondire il significato delle tavolette dipinte e il contesto storico, i visitatori possono fare tappa alla mostra permanente situata a pochi minuti dalla chiesa. L’esposizione combina strumenti multimediali e pannelli informativi, offrendo una prospettiva completa sull’arte medievale e sul ruolo che la chiesa di San Martino ha avuto nei secoli.
Zillis e la sua chiesa sono un esempio straordinario di come arte, storia e spiritualità possano fondersi in modo armonioso in un piccolo borgo alpino. Consiglio a chiunque passi nella regione dei Grigioni di dedicare del tempo alla scoperta di questo luogo magico: la “Sistina delle Alpi” saprà affascinare e ispirare chiunque vi metta piede.
Il mio viaggio attraverso i Grigioni, alla scoperta delle sue meraviglie naturali, culturali e storiche, non finisce qui. Nella prossima tappa, vi racconterò delle gole della Viamala, un luogo dove la natura si esprime nella sua forma più grandiosa e selvaggia. Restate con me per scoprire di più!
Testo a cura di Riccardo Rossetti
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