Inti Pestoni, il “figlio della Valle”: «Ottimo feeling con Duca e Cereda. Non volevo perdere questa occasione».
«Ad Ambrì torna un Inti un po’ diverso. Sono più maturo e ho imparato cosa serve per arrivare al successo. Spero di poter dare anche dei consigli ai giovani, magari per aiutarli ad evitare degli errori che ho commesso io in passato».
AMBRÌ - Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Il vecchio adagio si presta bene alla situazione di Inti Pestoni, tornato ad indossare la maglia del “suo” Ambrì dopo la partenza oltre Gottardo nel 2016. Consumate le esperienze con Zurigo, Davos e Berna, il 29enne ha firmato un quadriennale con i biancoblù, dove torna più maturo, completo e con l’idea di non andarsene più.
«Sono giorni felici e intensi, durante i quali sono impegnato anche con il trasloco - interviene l’attaccante ticinese, allegro e con voglia di scherzare - Il video dell’annuncio l’abbiamo filmato la scorsa settimana, ma per fortuna ad Ambrì non gira troppa gente e non ci hanno visti… (ride, ndr)».
«Sono carico e pieno di energia, non vedo l’ora d'iniziare questa nuova avventura - aggiunge il “figlio della Valle” - Era arrivato il momento di tornare a casa e sono contento di farlo adesso, oltretutto nella nuova pista».
Che giocatore torna ad Ambrì?
«Sarò un po’ diverso da prima. A inizio carriera ero più spensierato e giocavo per divertirmi, senza pensare troppo ai successi. È normale quando si è giovani. Ora ho imparato e visto tante cose. Ho capito tutto quello che serve per arrivare a vincere anche “solo” una Coppa Svizzera. Sono cose che mi porterò dentro per sempre. Adesso spero di poter dare dei consigli ai giovani, magari per aiutarli ad evitare anche degli errori che ho commesso io in passato».
Dopo Zurigo eri approdato al Davos e poi al Berna. Questa volta, il cambio di casacca, ti ha riportato per davvero ad Ambrì.
«Sì, è stata una scelta facile. A inizio stagione l’ho detto subito: “O resto a Berna o torno ad Ambrì”. Non ho considerato altre opzioni. Ho parlato tante volte con Duca e Cereda, che mi hanno subito dimostrato il loro interesse. Ho sentito che era l’anno buono».
Oltre al tuo, sono stati ufficializzati in un sol colpo anche gli ingaggi di Bürgler, Heim e Burren. Ottimi innesti per la rosa biancoblù.
«Il progetto è estremamente valido e interessante, non volevo perdere la possibilità di farne parte. Anche questo ha facilitato la mia scelta. Ora vorrei dare il mio contributo per portare l'Ambrì il più in alto possibile».
Rispetto a quando eri partito, ritrovi una squadra con una base più solida e un progetto chiaro.
«Esatto. È un’organizzazione ben definita, con una chiara identità che in questi ultimi anni non è cambiata. Sono aspetti che possono fare la differenza».
Ultime battute sul sistema di gioco intenso ed energico applicato da Cereda. Pensi che ti potrai trovare bene?
«Credo di sì. Ne abbiamo parlato. Io sono pronto a sacrificarmi e fare quello che Luca mi chiede. In questi anni sono maturato e non torno ad Ambrì per fare vacanza, ma per togliermi più soddisfazioni possibili. Il mio sogno è realizzare qualcosa di grande con l’Ambrì».