Due giovani sono state condannate per abusi e minacce verbali dopo aver perseguitato per anni una compagna di scuola
ZURIGO - «Ti daremo fuoco». Una ragazza di 13 anni avrebbe ricevuto minacce come questa da sette coetanee con cui andava a scuola. Il fatto sarebbe avvenuto all'apice di una vicenda di bullismo in cui anche la madre è stata coinvolta.
La vittima, che oggi ha 13 anni, sarebbe inizialmente stata presa di mira sui social. Come racconta la madre a 20 Minuten, «sono state messe su Snapchat foto e video umilianti». Degli insulti nei suoi confronti, poi, sono stati dipinti con dello spray sul muro di uno skatepark.
Ma la vicenda non si limiterebbe solo a questo. Per diversi anni, continua la madre, la ragazza avrebbe passato le proprie pause a scuola nella sala professori, chiedendo di essere accompagnata anche solo per andare in bagno. Oltre alla 13enne, vi sarebbero altri studenti ad aver subito un simile trattamento: «Venivano minacciati. Se avessero palato con lei, sarebbero stati i prossimi ad essere presi di mira». La ragazza era quindi rimasta completamente isolata.
La madre si è rivolta alla direzione scolastica per cercare aiuto: «Mi hanno detto di non poter fare nulla perché non c'erano prove», racconta. La situazione ha così finito per degenerare. «Hanno minacciato mia figlia di darle fuoco con la benzina. Poi hanno fatto la stessa cosa con me». Lo stesso giorno, il 15 gennaio, la donna ha sporto denuncia, ma anche la polizia ha potuto far poco per l'assenza di prove.
La svolta è arrivata quando una ragazza ha deciso di testimoniare. Questo ha permesso alle autorità e alla scuola di procedere con delle indagini. Per il momento, solo due "bulle" sono state condannate per minacce e abusi verbali.