Oggi scopriremo chi saranno i successori di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga.
BERNA - Ci siamo. Il giorno atteso è arrivato. Oggi le Camere federali decideranno i successori in Governo di Ueli Maurer (UDC) e Simonetta Sommaruga (PS), il primo lascia il Consiglio federale dopo 14 anni, mentre la seconda dopo 12 anni. Sono quattro i candidati ufficiali che questa mattina verranno votati dall'Assemblea federale: Albert Rösti e Hans-Ueli Vogt per l'area UDC, ed Elisabeth Baume-Schneider ed Eva Herzog per il PS.
Ecco chi sono i quattro candidati:
Albert Rösti
55 anni, bernese, agronomo di formazione, ed è il favorito della vigilia alla successione di Maurer in Governo. È presente al Nazionale dal 2011. Ha ricoperto la carica di presidente dell'UDC svizzero dal 2016 e il 2020. È descritto come una personalità conciliante, un uomo del compromesso, affidabile, gioviale, capace di ascoltare tutte le diverse opinioni, non ha l'irruenza tipica di alcuni esponenti dell'UDC e questo potrebbe giocare a suo favore dato che si acquisterebbe le simpatie anche degli altri partiti. È sposato e ha due figli. È presidente in diverse associazioni (Associazione svizzera per la gestione delle acque, Auto – Svizzera, Associazione svizzera per il riciclaggio di acciaio, metallo e carta, Senesuisse - pensioni e istituti di cura economicamente indipendenti). una fitta presenza nelle varie lobby che hanno fatto storcere il naso a più di una persona, anche all’interno del proprio partito. La Weltwochje ad esempio lo ha definito «il prototipo di un cacciatore di mandati». Dal 2013 gestisce la propria impresa “Büro Dr. Rösti, GmbH" con servizi nei settori degli affari pubblici e della gestione di progetti, e di consulenza per affari e politica. Fervido antieuropeista si batte per l'"l'indipendenza, contro l'adesione strisciante all'UE, per una politica coerente nei confronti degli stranieri e per posti di lavoro sicuri con tasse, tasse e oneri bassi».
Hans Ueli Vogt
È di Zurigo. Professore di diritto privato e commerciale. Lo scorso 5 novembre ha festeggiato 53 anni. È il candidato della "potente" sezione cantonale zurighese dell'UDC, che ha avuto Christoph Blocher e Ueli Maurer eletti in Governo. Si era ritirato dal Parlamento nel 2021, dopo sei anni di permanenza. Aveva dichiarato di sentirsi «come un tennista in un campo di calcio» facendo intendere che il Parlamento non era nelle sue corde. Ora ritorna in gioco, e questo rientro in campo ha già suscitato le critiche di coloro che lo vedono come un politico “dalle idee poco chiare”. Vogt non è sempre stato in linea con il suo partito: in particolare sul matrimonio per tutti o per quanto riguarda l'iniziativa sulle multinazionali responsabili, di cui è stato l’artefice del controprogetto. Gay dichiarato (ha fatto coming out nel 2015) ha sempre sostenuto che in Svizzera ci sia un clima di grande tolleranza e ha affermato che «è possibile divenire consigliere federale se si è gay e all’interno dell’UDC». Se eletto, diventerebbe il primo consigliere federale apertamente omosessuale. Per il resto sposa la causa UDc in pieno: è convinto che Berna abbia violato la sua neutralità adottando le sanzioni dell'Unione europea contro la Russia. È un convinto sovranista. È contro l’immigrazione facilitata. Posizioni che non lo rendono particolarmente simpatico tra le file socialiste.
Elisabeth Baume-Schneider
Figlia di agricoltori. Ha 58 anni, ed è attiva in politica da diversi anni. È stata nel parlamento cantonale del Giura dal 1995 al 2006, dove è stata anche eletta nel Consiglio di Stato. È entrata nel Consiglio degli Stati nel 2019, ed è considerata la più a sinistra fra le due candidate ed è anche vicepresidente del PS svizzero. È stata fino al 2019 direttrice della Haute École de travail social et de la santé de Lausanne. Le si riconoscono doti quali la simpatia, la franchezza, una spiccata capacità di parlare alla popolazione, qualità per le quali è stata paragonata all'ex consigliera federale Doris Leuthard. È bilingue, francese e tedesco, e ha dichiarato di voler far da ponte tra le regioni linguistiche, e che la sua esperienza e le sue radici «possano essere utili alla Svizzera di domani».È madre di due ragazzi, nati nel 1993 e nel 2000. Se venisse eletta, il Canton Giura potrebbe essere rappresentato per la prima volta in Consiglio federale.
Eva Herzog
È nata il giorno di Natale, e il prossimo 25 dicembre compirà 61 anni. È stata eletta nel 2001 nel Gran Consiglio di Basilea Città, dove nel 2004 ha presieduto il gruppo parlamentare del PS fino a quando, nello stesso anno, è stata eletta nel governo cantonale. È stata riconfermata nell'esecutivo nel 2008, nel 2012 e nel 2016. Tra le sue tante attività è stata anche ricercatrice associata in storia basilese dal 1990 al 1994, poi attiva come responsabile di organizzazioni culturali di Basilea fino al 2000. Viene definita una grande lavoratrice. Sempre molto rigorosa soprattutto nelle questioni finanziarie. Per 15 anni è stata tesoriera del Governo di Basilea Città. Grazie alla sua politica finanziaria il Cantone è riuscito a ridurre il debito, ad accumulare grandi eccedenze e ad abbassare le tasse. Nel 2019 è stata eletta nel consiglio degli Stati. Dodici anni fa, la Herzog era già stata candidata al Consiglio federale, nella corsa per la successione del consigliere federale Moritz Leuenberger, ma si era piazzata ultima e l'Assemblea federale aveva preferito Simonetta Sommaruga.