Due donne si sono prestate per impersonare le due consigliere federali sotto la doccia.
BERNA - Il 18 giugno si avvicina a grandi passi. E, in vista del voto sulla legge federale sulla protezione del clima, i Giovani dell'UDC del canton Berna hanno deciso di giocarsi un'ultima carta, lanciando un video-messaggio decisamente provocatorio. Le protagoniste della clip pubblicata oggi dai democentristi sono infatti due donne che interpretano il ruolo delle consigliere federali Doris Leuthard e Simonetta Sommaruga.
Nel video si vedono le due comparse, che vengono immediatamente identificate come "Doris" e "Simonetta" fare una doccia fredda insieme, tremando come foglie, all'interno di uno spogliatoio. Le due sono nude, ma le parti intime, naturalmente, sono nascoste. Sulla confezione del bagnoschiuma appare poi una foto della Leuthard e in sottofondo risuonano alcune dichiarazioni rilasciate da Sommaruga all'alba della crisi energetica scoppiata in seguito alla guerra in Ucraina: «L'approvvigionamento energetico ci riguarda tutti», «Sappiamo quanto è tesa la situazione» e il tanto discusso «Fate la doccia insieme invece che da soli».
La clip stacca infine sui due copresidenti dei giovani UDC bernesi, Adrian Spahr e Niels Fiechter, che prima regolano la temperatura dell'acqua e poi fermano il getto: «Chi non vuole fare una doccia fredda in due vota no il 18 giugno alla legge divoratrice di elettricità», dicono.
«La cosiddetta legge sul clima è pericolosa e ingannevole», recita infine il messaggio in sovrimpressione. «Ci costerebbe miliardi di franchi senza avere il minimo influsso sull'ambiente. Votate no, il 18 giugno, alla Legge divoratrice di elettricità».
Per realizzare il video i giovani UDC del canton Berna si sono messi alla ricerca di due comparse che assomigliassero, da dietro, a Doris Leuthard e Simonetta Sommaruga e che fossero disposte a spogliarsi, con le dovute censure.
«Le due ex ministre dell'energia sono personalmente responsabili del fallimento della strategia energetica degli ultimi anni», hanno spiegato Spahr e Fiechter al Blick. «Con un attivismo eccessivo e un ideologismo illusorio hanno abbandonato l'energia nucleare sicura e pulita, rendendo la Svizzera dipendente dalle importazioni di elettricità dall'estero e causando una carenza di elettricità e una massiccia esplosione dei prezzi delle fonti energetiche».
La legge sul clima, in breve
La legge sul clima in votazione il 18 giugno consiste in varie misure per mezzo delle quali la Confederazione intende perseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Queste misure comprendono un investimento di 2 miliardi di franchi per la sostituzione degli impianti di riscaldamento elettrici o alimentati con olio o gas con impianti più rispettosi dell’ambiente e un importo d’incentivazione pari a 1,2 miliardi di franchi per le imprese del settore industriale e artigianale che adottano tecnologie innovative per una produzione ecocompatibile.
Per l’UDC l’approvazione della legge porterebbe a un divieto di fatto della nafta, della benzina, del diesel e del gas. Secondo uno studio citato da Marco Chiesa, presidente dell’UDC svizzero, le nuove disposizioni comporterebbero costi energetici annuali aggiuntivi di oltre 6’600 franchi per persona.