Al via il programma completamente rivolto ai minori. Particolare attenzione anche al tema “minorenni e psichiatria"
BELLINZONA - Promuovere il buon trattamento, proteggere da ogni forma di maltrattamento o abuso, prevenire tutte le forme di violenza, e migliorare la presa a carico delle situazioni vulnerabili o problematiche. In poche parole, garantire tutti i diritti del bambino sanciti nella Convenzione ONU. È questa la missione del "Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione dei bambini e dei giovani" avviato dal canton Ticino.
Coinvolgerà bambini, giovani e famiglie
Il programma si articolerà attraverso la messa a punto di misure specifiche lungo quattro assi di sviluppo (promozione, prevenzione, rilevamento precoce e intervento) e in cinque contesti di riferimento (Famiglia, Scuola e Formazione, Spazio sociale, settore Amministrativo e Giudiziario, settore Socio-sanitario). Per la sua elaborazione è stata incaricata un’apposita direzione interdipartimentale presieduta dal magistrato dei minorenni Reto Medici e il cui coordinamento operativo è garantito dall’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani. Il Programma cantonale cercherà di «identificare i bisogni del territorio, valorizzare le iniziative in atto, promuovere progetti innovativi, sensibilizzare la popolazione sui diritti dell’infanzia, favorire l’ascolto e la partecipazione di bambini, giovani e famiglie».
Un passo anche sul versante "minorenni e psichiatria"
Quali sono gli scopi? Il programma avrà tra le sfide principali il rafforzamento della partecipazione dei bambini e dei giovani alle decisioni che li riguardano, della promozione delle politiche giovanili, della prevenzione (attraverso il rinforzo della salute psicologica dei bambini e dei giovani) e della protezione dei minorenni, con particolare attenzione al tema “minorenni e psichiatria” (un argomento di cui abbiamo riferito proprio oggi), al rinforzo dei diritti di visita, delle competenze genitoriali, del sostegno a minori nella violenza domestica, delle prese a carico nei centri educativi per minorenni.
Molti attori (e soldi) coinvolti
È un programma di cui le autorità vanno fiere, perché «se ci sono diversi Cantoni che hanno lanciato delle campagne di sensibilizzazione, sinora nessun Cantone ha avviato un vero e proprio programma cantonale che coinvolge Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), Dipartimento delle Istituzioni (DI) e Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS)». Il programma ha una durata di quattro anni, dispone di un «budget significativo» e intende coinvolgere i Comuni, nonché l’insieme degli enti attivi sul territorio, le famiglie e i giovani.
Il Programma prende spunto dalla “Strategia cantonale di prevenzione della violenza che coinvolge i giovani (0 – 25 anni) per il periodo 2017 – 2020”, includendo i diversi insegnamenti tratti ma con una prospettiva innovativa estesa alla promozione dei diritti dell’infanzia. Si inserisce pienamente nel Programma di legislatura 2019-2023 (Azioni 28 e 29) potrà beneficiare di un budget di 450'000 franchi annui per quattro anni già a partire dal 2021 al fine di avviare ricerche e iniziative pilota.
Oltre a eventuali sostegni tramite il Programma cantonale, a seguito di una recente decisione del Consiglio federale, le organizzazioni che sensibilizzano sui diritti dell’infanzia gli operatori del settore della formazione e della formazione continua potranno beneficiare di eventuali contributi federali sino ad un massimo di 200'000 franchi.