Il Dipartimento delle istituzioni ha messo in atto diversi progetti per rafforzare il rapporto fra cittadini e Stato.
Digitalizzazione, semplificazione, ma anche interazione. Norman Gobbi: «Ci attendiamo commenti anche critici, ma sempre costruttivi».
BELLINZONA - Tra gli assi strategici fissati dal Consiglio di Stato per la legislatura in corso c'è quello di migliorare le relazioni fra il cittadino e il Cantone. Il Dipartimento delle istituzioni ha quindi messo in atto diversi progetti che sono stati presentati nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, l’Aggiunta al Segretario generale Monica Rivola e la Capo Sezione della popolazione Silvia Gada.
Le tre C - Consci che i ticinesi che si rivolgono alle istituzioni «non sono schiavi e sudditi, ma clienti», e che politici e funzionari siano «servitori del cittadino», occorre migliorare costantemente i servizi proposti. A simboleggiare tutto ciò, come ha illustrato il direttore del DI Norman Gobbi, sono state scelte tre C: il cittadino va messo al "Centro", in maniera "Cordiale" e all'insegna della "Correttezza" delle procedure. «È un lavoro che va fatto insieme, con continui feedback, perché la fiducia si costruisce assieme», ha aggiunto ancora Gobbi.
Senza organizzazione non c'è digitalizzazione - Ma in concreto come si fa? Agendo sia sulla digitalizzazione, sia sul servizio al cittadino "classico", tenendo conto dell'eterogeneità e delle esigenze diverse all'interno della popolazione e con alcuni progetti puntuali. Innanzitutto si andrà ad intervenire sulle misure organizzative e della digitalizzazione (che vanno a braccetto), in modo da evitare, ad esempio, un ammassamento di persone davanti agli sportelli quando si può evadere una pratica online. Ma si andrà anche incontro alle esigenze dei cittadini, offrendo la possibilità di spostare un appuntamento e pure estendendo gli orari degli sportelli.
Stato e cittadini più vicini - Vi sarà poi una maggior facilità di fruizione dei siti istituzionali, rendendo più agevoli le procedure e migliorando l'interazione. Il linguaggio delle procedure, talvolta complicato, verrà facilitato e l'interazione verrà agevolata con delle procedure guidate che accompagnino «passo a passo» il cittadino. Si eviteranno poi i formalismi passando in alcuni casi dal lei al tu: «Anche in quest'ottica per avvicinare cittadini e istituzioni».
Eccellenza e miglioramento - Un altro progetto è quello denominato "Servizio eccellente", un protocollo standardizzato che consentirà gradualmente a tutti i servizi del Dipartimento delle istituzioni di implementare una modalità di approccio con il cittadino. In modo da migliorare il grado di soddisfazione del cittadino stesso nelle sue relazioni con gli uffici dipartimentali. E sempre con l'obiettivo di perfezionarsi, a partire da oggi, è stata attivata l’iniziativa “Miglioriamo insieme”, ossia quattro canali a cui si può scrivere al cantone: un modulo di contatto online, l’indirizzo e-mail di-insieme@ti.ch, il numero WhatsApp 079 595 65 00 e il tradizionale indirizzo postale.
Interazione con i cittadini - «Grazie a questa interattività – ha concluso Norman Gobbi – ci attendiamo di ricevere commenti critici e costruttivi, così da poter sempre migliorare e adattare le presentazioni dei nostri servizi ai bisogni sempre più complessi della popolazione». «La zona comfort è la morte di chi vuole migliorare», ha anche spiegato il consigliere di Stato durante la conferenza stampa. Proprio per questo da "comunicare al cittadino" si vuole ora "comunicare con il cittadino".