Alessandro Veletta si è cimentato in una "doppietta" nell'ambito della Traversata del Ceresio.
Il suo è stato un check: «Abbiamo testato la prestazione prima di affrontare lo Stretto di Messina, in ottobre»
LUGANO - Erano in oltre 700 ad affrontare la 90esima Traversata regina del Ceresio, ma solo uno l'ha fatta due volte, andata e ritorno.
Tutti i partecipanti, come noto, hanno percorso i 2'500 metri del Golfo del Ceresio che separano Caprino dal Lido di Lugano. Ma c'è chi era già partito percorrendo a nuoto la tratta Lugano-Caprino, per poi affrontare con il resto del gruppo la strada del ritorno.
L'impresa è stata compiuta da un veterano delle nuotate sulle lunghe distanze, Alessandro Veletta. «Assieme ai miei preparatori ho voluto effettuare un check prima della doppia traversata dello Stretto di Messina che affronterò in ottobre», ci ha spiegato.
Per poter percorrere a nuoto anche l'andata, l'atleta amatoriale ha chiesto e ottenuto il permesso dall'organizzatore dell'evento, Urs Luechinger. «Mi è stato concesso con l'unica condizione che vi fosse una barca d'appoggio ad accompagnarmi, per l'occasione guidata da Federico Franchini». Complici le correnti, Veletta ha dovuto effettuare delle deviazioni che hanno allungato quasi di un chilometro il tragitto. «In sostanza ho nuotato per quasi 6 chilometri in due ore e mezza. E considerato che l'acqua del lago è più pesante di quella del mare... mi sento pronto per ottobre».
Quella di oggi, tra l'altro, dovrebbe essere una prima nell'ambito delle tradizionali traversate del Ceresio: «A quanto pare nessuno aveva ancora tentato la "doppia", perlopiù a delfino, lo stile più faticoso. Sono molto contento».