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GAMBAROGNO«Un 2022 ricco di progetti»

12.12.22 - 10:02
Per la Fondazione Parco del piano di Magadino, l'anno appena trascorso è stato positivo
TiPress
«Un 2022 ricco di progetti»
Per la Fondazione Parco del piano di Magadino, l'anno appena trascorso è stato positivo

GAMBAROGNO - «Promozione dei prodotti, valorizzazione degli aspetti naturalistici e attività legate all’informazione in collaborazione con altri attori vicini». Sono le tre direzioni principali lungo cui si sono sviluppate le iniziative del Parco del piano di Magadino nel 2022.

«È stato un anno ricco quello che sta terminando - ha commentato la Fondazione - e nel 2023 altri interessanti progetti vedranno la luce». Per quanto riguarda i prodotti, «nel mese di giugno la Fondazione ha riproposto la rassegna gastronomica Piatto del Parco in collaborazione con nove ristoranti della regione che hanno arricchito i propri menu con ingredienti a km0. Prodotti al centro anche della rassegna Ti Ho Raccolto, svoltasi a settembre, dove la passeggiata in bicicletta all’interno del Parco è stata scandita da assaggi di piatti prelibati preparati da chef rinomati».

La seconda strada, quella naturalistica, è stata percorsa grazie a diversi progetti. «Anzitutto con l’inizio della seconda parte dei lavori (in ottobre) per valorizzare al meglio la riserva naturale Vigna Lunga Trebbione. Con una superficie di 77mila metri quadrati questo luogo rappresenta quanto rimane di una vecchia lanca del fiume Ticino. Una riserva naturale che costituisce un habitat cruciale per diverse specie animali come la rana dalmatina, la rana esculenta, la raganella e il tritone crestato meridionale, e per le specie di uccelli legate agli ambienti agricoli, quali l’upupa, l’averla piccola, la quaglia e la civetta». Da qualche settimana sono anche iniziati gli interventi di valorizzazione del biotopo presente nella riserva naturale Lanche al Pizzante-Isoletta. Così come incominceranno tra poco anche i lavori per il rifacimento e il riorientamento dell’osservatorio nel laghetto del demanio. A cui si aggiunge, nei dintorni, la realizzazione di un’aula nel bosco in collaborazione con il DFA della Supsi, che avrà quale obiettivo quello d'implementare una documentazione didattica a disposizione delle scuole elementari e dell’infanzia.

La Fondazione del Parco del Piano di Magadino è attiva anche a livello informativo in più direzioni. Infatti, durante tutto l’anno, ha organizzato e partecipato a diversi incontri con Comuni, associazioni ed enti vari per far conoscere la propria attività. E non sono mancante le partecipazioni e le collaborazioni. «Siamo riusciti a mettere in atto tante iniziative contemplate dal Piano di utilizzazione cantonale (PUC) che il comitato aveva già individuato prima del nostro arrivo e altre, invece, sono nuove», sottolinea il direttore Giovanni Antognini.
E, in risposta, il presidente della Fondazione Giacomo Zanini evidenzia: «Siamo molto soddisfatti del lavoro del nuovo staff, che ha saputo valorizzare il grosso lavoro di preparazione realizzato dal comitato negli anni scorsi».

E il 2023? «I progetti che saranno sviluppati dalla Fondazione sono parecchi. Si pensi, per esempio, al percorso sonoro. Si concretizzerà, infatti, un’idea su cui si lavora da tempo e che consentirà agli interessati di percorrere il territorio usando un senso diverso dai soliti e di scoprire - attraverso cinque piattaforme sonore situate in altrettanti luoghi - i suoni di quel particolare pezzo di Parco». Inoltre, proseguirà il lavoro naturalistico con la rivitalizzazione del biotopo di Santa Maria a Gudo. «Un altro progetto che partirà il prossimo anno, in collaborazione con la Fondazione Bolle, riguarderà la posa di 24 cartelloni informativi in altrettanti punti d'interesse naturalistico. Il tutto sarà accompagnato anche da una regolare campagna informativa presso Comuni, associazioni ed enti per far conoscere l’attività della Fondazione. Ed è inoltre prevista una raccolta di plastiche aziendali-agricole coordinate con la TIOR di Cadenazzo».

 

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