Da Sementina a Mendrisio, emergono i problemi del periodo di emergenza coronavirus. Tre le nuove interpellanze
BELLINZONA - Trasparenza. È questa la richiesta che il Movimento per il socialismo (MPS) continua a invocare a gran voce in merito a quanto accaduto durante l’emergenza Covid-19 nelle case anziani del cantone. «Il muro di gomma del ceto politico rimane ben alto e robusto», scrive il gruppo MPS-POP-Indipendenti, che lo accusa di «omertà».
In particolare, al Consiglio di Stato vengono trasmesse (altre)I tre interpellanze firmate da Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori.
Ente case anziani Mendrisiotto - La prima riguarda la casa anziani Torriani di Mendrisio. L’MPS sostiene di aver ricevuto «una lunga e dettagliata lettera da parte del personale, un drammatico resoconto delle settimane di emergenza». Si parla di «mancanza di ascolto da parte della direzione dell’Ente case anziani Mendrisiotto (ECAM)«, di «clima di omertà, paura, timori di vendetta» e di «confusione» con i protocolli ma pure nei «trasferimenti di ospiti positivi al coronavirus». Inoltre, viene citato «il tentativo, verso i parenti, di ridimensionare la gravità dei fatti».
Il "caso Sementina" - La seconda interpellanza presentata al Governo riguarda l’ormai tristemente noto “caso Sementina”. Dopo l’inchiesta della Rsi - da cui sono emerse da 21 fino a 29 morti per Covid-19 -, il medico cantonale Giorgio Merlani a Modem ha detto: «È dura sentire come è andata, sentire le testimonianze delle persone. È la prima volta che sento dalla viva voce le testimonianze dei parenti». Parole che non vanno giù all’MPS, a cui «diversi parenti di anziani degenti a Sementina hanno confermato di avere sollecitato più volte, telefonicamente o per iscritto, l’Ufficio del medico cantonale».
All’attenzione del Consiglio di Stato viene inoltre nuovamente posta - dopo la mozione del 21 giugno 2017 che chiedeva l’istituzione di un controllo cantonale in materia sanitaria - la difficoltà, ammessa da Merlani, di svolgere il ruolo di vigilanza affidato dalla legge sanitaria all’Ufficio del medico cantonale.
Il gruppo MPS-POP-Indipendenti vuole inoltre capire se «vi sono state direzioni di case per anziani dove non si è reagito in maniera ferrea e rigorosissima». Sempre Merlani ha infatti ricordato che «la diffusione del virus non è lineare, ma esponenziale. Si passa da 1 a 2 a 4 a 8 casi in pochi giorni, e se uno al secondo giorno dove ha tre casi non reagisce in maniera ferrea immediata e rigorosissima rischia che tre giorni dopo ne ha 15 o 16 di casi». Inoltre, a Sementina, pare che vi fossero «anziani asintomatici che si muovevano da stanza a stanza e passavano o entravano in contatto anche con gli altri».
Al Governo viene pure chiesto conto della «mancanza di informazione» ai parenti degli ospiti, soprattutto quelli incapaci di discernimento.
Case anziani e cure a domicilio - In conclusione, la terza interpellanza riassume la questione: «È ora di affrontare i problemi strutturali di fondo», nelle case anziani e nell’aiuto domiciliare. Il gruppo coglie l’occasione per riproporre l’iniziativa parlamentare del 3 giugno 2019 con cui si chiedeva l’istituzione di un Ente cantonale case anziani e cure domiciliari.