Annunciate le prime opere fuori concorso e la composizione della giuria della kermesse, in programma dal 10 al 20 ottobre
LUGANO - Prime anticipazioni per il Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL), che ritorna dal 10 al 20 ottobre per la sua undicesima edizione.
Anche quest'anno il tema dei diritti umani è al centro della kermesse, grazie a un programma cinematografico di qualità e momenti di approfondimento e discussione alla presenza di importanti ospiti. I giovani avranno uno spazio privilegiato, con le giornate destinate agli allievi dei vari ordini. Ci sono poi gli eventi di Oltrefestival: la costola nata lo scorso anno si arricchisce con ulteriori approfondimenti, incontri radiofonici ed eventi in luoghi alternativi alla sala cinematografica.
Concorso e premi - Le selezioni del Concorso internazionale di lungometraggi ha visto la partecipazione di oltre 100 opere tra fiction, documentari e film di animazione. La lista degli otto film selezionati, tutti in anteprima svizzera, sarà comunicata prossimamente. Queste opere saranno in lizza per il Premio della giuria (del valore di 8000 franchi), per il Premio del pubblico in collaborazione con la Città di Lugano (del valore di 5000 franchi) e per il Premio ONG che quest'anno sarà consegnato da FRASI, associazione che opera a favore dei diritti di persone che si trovano in condizioni di vulnerabilità, in particolare di bambini, bambine e donne.
La giuria - La giuria, affidata a esperte ed esperti dell'industria cinematografica, prevede quest'anno personalità del calibro di Catherine Bizern, delegata generale del festival Cinéma du réel di Parigi; Sabine Gebetsroither, co-direttrice di Crossing Europe Film Festival Linz; Daniele Gaglianone, autore tra gli altri de "I nostri anni" e "La mia Classe".
I primi film - I primi film a essere annunciati saranno proiettati fuori concorso, in anteprima svizzera. Sono "Tehachapi" dello street artist francese JR (che in passato ha lavorato con Agnès Varda e Alice Rohrwacher), che racconta un viaggio all'interno dell’omonimo carcere di massima sicurezza in California, e "Il popolo delle donne" di Yuri Ancarani, che analizza le disparità di genere e le dinamiche di potere che influenzano la vita quotidiana delle donne.
Il festival 2024, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e ONG locali e internazionali.Il Film Festival Diritti Umani Lugano, inoltre, ha costituito nel 2015 il network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani, insieme a FIFDH di Ginevra e Human Rights Film Festival Zurich. Oltre confine, il festival collabora con il Festival dei Diritti Umani di Milano.