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CUCINARE CON FOOBYPiccoli ma potenti

12.04.24 - 07:00
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Piccoli ma potenti
Da noi ancora poco conosciuti, nel paese d’origine vantano una tradizione millenaria. Nel frattempo, i semi di chia si sono guadagnati il titolo di superfood. Sveliamo il perché.

ORIGINE

I semi di chia (si pronuncia cia, alla spagnola; ma per i più chia, all’italiana) sono originari dell’America centrale e facevano parte integrante della dieta degli antichi Maya e Aztechi. Erano considerati un alimento prezioso per le loro proprietà nutrizionali, curative ed energetiche. Non a caso, nella lingua maya, chia significa “forza, energia”.

CARATTERISTICHE

I semi “della forza” sono piccolissimi (1-2 mm), di colore marrone, nero o anche biancastro. Ricchi di fibre alimentari e di acidi grassi polinsaturi, hanno la capacità di assorbire in poco tempo fino a 10 volte il loro peso in liquidi. Quindi saziano a lungo. Come il grano saraceno e la quinoa, anche la chia rientra nella categoria dei cosiddetti “pseudocereali”.

PIANTA

La pianta di chia, Salvia hispanica, fa parte della famiglia delle Lamiaceae, come la melissa, la menta e il basilico. Dai bei fiori blu, lilla o bianchi, è un’erba annuale che può crescere fino a 1 m di altezza. Poiché i semi di chia sono classificati dall’UE come un novel food (nuovo alimento), si raccomanda attualmente di non consumarne più di 15 g al giorno.

UTILIZZO

Hanno un sapore neutro, ciò li rende estremamente versatili. Si possono gustare da soli (interi o macinati) o aggiunti a preparazioni crude o cotte, dolci o salate. Ideali da unire a yogurt, müesli, frullati, insalate, zuppe e alle creazioni da forno. Golosissimo è anche il pudding o il budino di chia (vedi ricetta). Immersi in acqua, formano un gel viscoso, usato come addensante naturale e sostituto vegano delle uova.

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BUDINO DI CHIA CON COMPOSTA DI MELE E RABARBARO

Tempo di preparazione: 45 min. | Tempo totale: 3 ore e 15 min.

PER 4 PERSONE CI VOGLIONO

    • 4 ½ c. semi di chia
    • 4 dl bevanda all’avena
    • ½ c. zucchero
    • 500 g mele, sbucciate, a pezzi
    • 1 c. succo di limone
    • 1 c.no zenzero, grattugiato finemente
    • 200 g rabarbaro rosso, a pezzi
    • 2 c. zucchero

Per 4 vasetti con coperchio da ca. 3 dl l’uno

ECCO COME FARE

    1. Budino di chia: in un recipiente unire i semi di chia, la bevanda all’avena e lo zucchero, coprire e lasciar riposare per ca. 30 minuti.
       
    2. Composta di mele: in una pentola mescolare le mele e il succo di limone, unire lo zucchero e lo zenzero, coprire e lasciar sobbollire per ca. 15 min. mescolando di tanto in tanto, quindi schiacciare il tutto con una forchetta. Distribuire i ⅔  della composta di mele nei vasetti.
       
    3. Composta di rabarbaro: unire il rabarbaro e lo zucchero al resto della composta, coprire e lasciar sobbollire per 15 min. mescolando di tanto in tanto, far intiepidire, frullare e lasciar raff reddare. 
       
    4. Come servire: mescolare bene il budino di chia, distribuire sulla composta di mele, mettere in frigo per almeno 2 ore. Guarnire con la composta al rabarbaro appena prima di servire. 

Preparazione: preparare il budino di chia il giorno prima.

Suggerimento: per dare un piacevole tocco croccante cospargere di granola. Utilizzare la composta di mele e di rabarbaro avanzate per arricchire müesli o yogurt.

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