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CUCINARE CON FOOBYGustosi pupazzi

29.11.24 - 07:00
FOOBY
Gustosi pupazzi
Nel periodo prenatalizio, dolci e soffici ometti di pasta invadono gli scaffali di pasticcerie e negozi. Delle curiosità su questa tradizione d’oltralpe.

LA FORMA CHE VUOI
A Nord delle Alpi, ogni regione ha il suo ometto di pasta e ognuno con un nome diverso, ad esempio Grittibänz, Grättimaa o Hanselmaa. L’impasto classico è costituito da una pasta dolce lievitata e decorata. Ma esistono anche varianti salate, vegane e con ripieno. Possono differire anche nella forma: a seconda di quanti filoni si dividono, si possono intrecciare i corpi o addirittura attorcigliarli (vedi ricetta sotto).

IN PRINCIPIO ERA DONNA
Secondo l’enciclopedia online dell’associazione Patrimonio culinario svizzero, ci sono indizi che il primo Grittibänz fosse in realtà una Grittifrau (donna). In un discorso di “San Nicolao” pronunciato nel 1546, il riformatore zurighese Heinrich Bullinger avrebbe affermato che il 6 dicembre si mangiava una signora di pasta.

VIA LIBERA ALLA FANTASIA
Vuoi fare colpo con il tuo pupazzo di pasta? Allora lascia perdere l’uva sultanina e lo zucchero a granelli, e prova qualcosa di nuovo. È ammesso tutto ciò che può essere cotto in forno. Che ne dici di mettergli una salopette nera a base di olive, degli scarponi di formaggio o una barba stilosa fatta di semi di papavero?

IL PIÙ GRANDE
Il Grittibänz più grande della Svizzera era un glaronese verace. Nel 2021, nell’ambito dell’iniziativa “fatti della stessa pasta” di Pro Infirmis, un panificio del Canton Glarona ha sfornato un omone di pasta lungo 3 metri. Era composto di 21 kg di farina, 10 litri di latte, 3 kg di burro e 1 kg di uova.

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OMETTO DI PASTA CON MANDORLE E MELA

Tempo di preparazione: 40 min. | Tempo totale: 3 ore e 35 min.

PER 6 PEZZI CI VOGLIONO

    • 500 g farina bianca
    • 1 ½ c.ni sale
    • 1 c. zucchero
    • ¼ dado lievito, (ca. 10 g), sbriciolato
    • 60 g burro, a pezzetti, ammorbidito
    • 3 dl acqua e latte (½ latte e ½ acqua)

    • 200 g mandorle macinate
    • 1 mela, grattugiata finemente
    • 3 c. gelatina di mele
    • 2 c. latte
    • 2 c. succo di limone

    • 12 uvette

    • 1 c. gelatina di mele, senza grumi


ECCO COME FARE

    1. Impasto: in un recipiente mescolare la farina, il sale, lo zucchero e il lievito. Unire burro e il latte diluito con l’acqua, quindi impastare per ca. 10 min. fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Coprire e lasciar lievitare a temperatura ambiente per ca. 2 ore fino al raddoppio del volume.
    2. Ripieno: mescolare le mandorle, la mela, la gelatina, il latte e il succo di limone.
    3. Ometti di pasta: dividere la pasta in 8 porzioni. Stendere una porzione su una spianatoia leggermente infarinata formando un rettangolo di ca. 15×20 cm e distribuirvi sopra 1/6 del ripieno. Arrotolare la pasta partendo dal lato più lungo e dimezzare il rotolo sulla lunghezza. Intrecciare i due rotoli tre volte formando una X e lasciando le superfici di taglio rivolte verso l’esterno. Da altre 5 porzioni formare nella stessa maniera il corpo degli ometti e trasferirli su due placche rivestite con carta da forno. Con la pasta restante formare 6 palline della stessa grandezza e applicarle sul corpo degli ometti come testa. Premere l’uvetta nella pasta per formare gli occhi. Coprire e lasciar lievitare per altri 30 minuti.
    4. In forno: cuocere per ca. 25 min. nel forno (ad aria calda) preriscaldato a 180°C. Sfornare e spennellare gli ometti ancora caldi con la gelatina e trasferirli su una griglia a raffreddare.

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