La decisione della giudice Cannon è «carente nel merito», secondo il procuratore speciale Smith
WASHINGTON - Il procuratore speciale Jack Smith ha impugnato formalmente la decisione di Aileen Cannon, la giudice - nominata dall'ex presidente degli Usa Donald Trump - che ha archiviato il caso delle carte classificate trattenute da Trump a Mar-a-Lago (Florida) stabilendo che il dipartimento di giustizia non ha il potere di nominare o finanziare procuratori speciali come lo stesso Smith.
Quest'ultimo ritiene che la decisione sia «carente nel merito» e che possa aver conseguenze su altre indagini condotte da un cosiddetto special counsel (giurista incaricato di indagare, e potenzialmente perseguire, un caso particolare di sospetto illecito per il quale esiste un conflitto di interessi per la normale autorità giudiziaria), da quelle contro il figlio dell'attuale presidente americano Hunter Biden a quelle contro lo stesso Trump.
«Se l'Attorney General (procuratore generale) non ha il potere di nominare ufficiali inferiori, tale conclusione invaliderebbe la nomina di ogni membro del dipartimento che eserciti un'autorità significativa e occupi un ufficio con continuità, a eccezione dei pochi che sono specificamente identificati dalla legge», ha scritto Smith nel ricorso di 81 pagine.
«La logica del tribunale distrettuale solleverebbe allo stesso modo domande su centinaia di nomine in tutto il ramo esecutivo, compresi i dipartimenti della difesa, del dipartimento di stato, del tesoro e del lavoro», ha aggiunto.