Restano solo due sfidanti di primo piano nelle primarie repubblicane: Donald Trump e Nikki Haley. Ma la partita sembra essere chiusa
ROCHESTER - Domenica il governatore della Florida Ron DeSantis ha annunciato il suo ritiro dalle primarie repubblicane per la Casa Bianca e il suo sostegno a Donald Trump.
«Vinca la donna migliore»
L'annuncio è stato accolto con grande entusiasmo da Nikki Haley e la sua squadra. «Ragazzi, le cose stanno cambiando velocemente», ha detto l'ex ambasciatrice all'Onu nel corso di un evento in vista delle votazioni in New Hampshire, in programma oggi. Haley ha fatto i complimenti a DeSantis: «Voglio dire a Ron che ha corso una grande gara. È stato un buon governatore e gli auguriamo ogni bene. Detto questo, ora sono rimasti un uomo e una donna. Vinca la donna migliore».
Il senso ritrovato di energia nella campagna di Haley è più che giustificabile e il forfait di DeSantis permette alla 52enne di fare una corsa a due con l'ex inquilino della Casa Bianca. Haley si propone all'elettorato repubblicano come l'unica alternativa al tycoon, come tutto quello che Trump non è. A partire dall'età (il gap tra i due è di ben 25 anni) ma anche in termini di posizionamento politico.
È (probabilmente) troppo tardi
Ma, come vari osservatori politici fanno notare, potrebbe già essere troppo tardi. I caucus in Iowa hanno mostrato che il vantaggio di Trump appare incolmabile per ogni rivale e il New Hampshire, stando agli ultimi sondaggi pubblicati, sembra confermare questo stato di cose. L'ultima rilevazione commissionata dalla Cnn all'università statale dà Trump al 50% e Haley al 39%. La forbice si è allargata rispetto a un precedente sondaggio d'inizio mese (che dava il tycoon al 39% e l'ex governatrice della Carolina del Sud al 32%). Intorno a loro? Il nulla. Il 6% accreditato a DeSantis è stato sicuramente uno dei fattori che lo hanno indotto a fare un passo indietro, dare il sostegno a Trump ed essere in prima linea per le scelte dell'estate (a partire dalla vicepresidenza) o per quelle dell'autunno (in caso di ritorno alla Casa Bianca).
Eppure il New Hampshire veniva indicato come il primo vero banco di prova per Trump, l'unico Stato nel quale il vantaggio era sotto la doppia cifra (quando non doppio rispetto ai più accreditati sfidanti). Ora, nelle prime vere e proprie primarie (l'Iowa è un'eccezione a sé stante), è Haley che si trova all'ultima spiaggia. «Penso davvero che l'unica possibilità per Haley sia che gli indipendenti non dichiarati si presentino in massa martedì» ha dichiarato a Nbc News un oppositore (repubblicano) di Donald Trump. «Questa è davvero la sua unica speranza. Se perde il New Hampshire, è fatta. Sfortunatamente, sembra che perderà».
Tutto finito prima della Carolina del Sud?
I giochi sembrano essere decisi. «Le primarie repubblicane sono finite» ha dichiarato Terry Sullivan che, da responsabile della campagna presidenziale di Marco Rubio nel 2016, s'intende di questi meccanismi. «Lo sono da un po'. DeSantis ora l'ha capito». E l'ultima sfidante alla leadership di Trump? «Presumo che sarà solo questione di giorni prima che lo faccia anche Nikki Haley. Presumo che non riuscirà nemmeno ad arrivare in Carolina del Sud», ovvero alle primarie fissate nello stato il 24 febbraio.