L'evento su X è stato inizialmente funestato da problemi tecnici, poi i due si sono trovati sostanzialmente d'accordo su tutto
WASHINGTON - Più che un'intervista, una chiacchierata tra due individui che si sono trovati d'accordo praticamente su tutto. Elon Musk ha inaugurato il suo spazio di discussione su X invitando l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo quanto pubblicato da X la conversazione - partita con quasi un'ora di ritardo a causa di problemi tecnici dovuti a un «massiccio» attacco informatico ai server, ha sostenuto Musk - è stata ascoltata da oltre 16 milioni di persone, il post è stato visto 84 milioni di volte e ha generato oltre 300mila commenti. «È la più grande intervista della storia» ha dichiarato la campagna di Trump. In realtà Musk non ha fatto altro che ribadire il suo sostegno al candidato repubblicano: «Sei la strada per la prosperità. E penso che Kamala sia l'opposto» ha dichiarato. «Dovresti vincere per il bene del paese».
Nel corso della conversazione, che il quotidiano britannico Guardian definisce «sconclusionata e al vetriolo», Trump ha ricordato il fallito attentato del mese scorso, ha ribadito le sue politiche anti-immigrazione e ha colto ogni occasione possibile per attaccare Harris, tranne quando ha detto che appariva «bellissima» sulla copertina della rivista Time e l'ha paragonata a sua moglie Melania.
Almost all of legacy media will trash the Trump conversation, thus driving total listeners probably past 200+ million 😂 https://t.co/44Mhr2hkAu
— Elon Musk (@elonmusk) August 13, 2024
La politica internazionale è stato uno dei temi discussi. «Rischiamo la Terza guerra mondiale» ha dichiarato Trump, trovando d'accordo il suo interlocutore. «Penso che la gente sottovaluti il rischio». Il tycoon ha poi aggiunto di aver messo in guardia Putin dal non attaccare l'Ucraina».
Entrambi si sono trovati concordi nel sostenere che un leader intransigente alla Casa Bianca avrebbe un effetto deterrente. Trump assicura: se ci fosse stato lui l'Ucraina non sarebbe stata invasa e Israele non avrebbe subito l'attacco di Hamas.
Musk, da parte sua, si è offerto di assumere una posizione nel governo, se a novembre dovesse vincere Trump. Il quale «adorerebbe l'idea», in considerazione delle capacità del magnate di effettuare licenziamenti di massa. I due hanno parlato del pericolo del «riscaldamento nucleare», che è maggiore di quello del cambiamento climatico.
Musk ha affermato, tra le altre cose, che l'energia nucleare non è «così spaventosa come la gente pensa». L'intera chiacchierata si è tenuta senza «un minimo di controllo della veridicità delle affermazioni di entrambi,» come fanno notare diverse testate giornalistiche internazionali.
La replica dallo schieramento della candidata democratica non si è fatta attendere: «L'intera campagna di Trump è al servizio di persone come Elon Musk e lui stesso: ricchi egoisti che tradiranno la classe media e che non sono in grado di trasmettere in streaming nel 2024». Musk ha quindi invitato Harris a prendere parte a una conversazione sullo stesso modello.