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BERNABNS, rientrati dieci miliardi di franchi svizzeri in banconote da 1'000

08.07.23 - 22:00
Lo ha dichiarato il Vicepresidente dell'istituto di credito Martin Schlegel
Foto Deposit
BNS, rientrati dieci miliardi di franchi svizzeri in banconote da 1'000
Lo ha dichiarato il Vicepresidente dell'istituto di credito Martin Schlegel

BERNA - Circolano meno banconote da 1'000 franchi dopo gli aumenti dei tassi di interesse: a confermarlo è il vicepresidente della BNS Martin Schlegel che - come riporta il Blick - ha dichiarato in un'intervista a CH Media che «circa dieci miliardi di franchi svizzeri sono tornati alla BNS sotto forma di banconote da 1'000».

È accaduto, secondo quanto scrive il giornale zurighese, che i clienti dell'istituto di credito hanno portato via dalle proprie cassaforti domestiche (e non solo) una mole di mazzette di banconote di grosso taglio per affidarle nuovamente all'istituto di credito.

«La circolazione di banconote di piccolo taglio, come quelle da 10, 20 e 50, è ancora in leggero aumento», ha dichiarato il vicepresidente della BNS. «A diminuire è soprattutto la circolazione in termini di valore, soprattutto a causa del calo delle banconote da 200 e da 1000 spesso utilizzate per immagazzinare valore. La loro quota di banconote in circolazione è diminuita dopo gli aumenti dei tassi perché il contante non produce interessi».

Secondo lo stesso Schlegel, «finora le banche hanno tratto vantaggio dal ritorno a tassi di interesse positivi. Tuttavia, i margini di interesse sono ancora inferiori alla media storica» è l'opinione del manager.

Sul fiume di banconote da 1'000 franchi rientrate nei forzieri dell'istituto, Schlegel spiega che «in tempi di tassi d'interesse negativi per molti era probabilmente più interessante prelevare contanti e depositarli in una cassaforte bancaria di quanto non lo sia oggi. Quando a giugno di un anno fa abbiamo aumentato il tasso di interesse di riferimento e a settembre abbiamo superato la soglia dello zero per cento, migliaia di banconote sono tornate alla BNS attraverso le banche e gli uffici postali», spiega Schlegel.

Nel corso dell'intervista il numero due di BNS ha anche detto - riferendosi ai prestiti - che «le insolvenze sono a un livello molto basso» e non si intravedono all'orizzonte «segnali di minaccia per la stabilità finanziaria derivanti dagli aumenti dei tassi di interesse».

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COMMENTI
 

Brasil63 1 anno fa su tio
Ho in giro una montagna di banconote da 1000 franchi, ma non mi ricordo più in quale materasso le ho messe.....

angelina 1 anno fa su tio
1 miliardo è mio. ah ah ah

Cula 1 anno fa su tio
Adesso ci mettiamo a stamparli e poi li regaliamo😂😂😂

pegis 1 anno fa su tio
Sul fiume di banconote da 1'000 franchi? Chissà quanti come me non li ha mai visti e non sa neanche come sono fatti.

LoveYourCountry 1 anno fa su tio
Risposta a pegis
Il fatto che tu sia povero non ha niente a che fare con l’articolo. Impegnati di più nella vita è le vedrai.

UnoQualunque1 1 anno fa su tio
Risposta a pegis
se sei povero non sono problemi nostri

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Beh dovrebbe informarsi meglio, o mente. In entrambi i casi sembra manchi competenza. Primo perché a più clienti con ipoteche è stato richiesto di rientrare perché non più “sostenibili”, in più casi hanno aumentato considerevolmente gli ammortamenti annuali. Inoltre sulle nuove richieste d’ipoteca il nuovo tasso di sostenibilità viene calcolato al 7%. Schlegel vive in un mondo che oltre a non essere quello reale, è quello delle dinamiche bancarie, nel n dell’economia reale e/o al servizio della gente.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Secondo il Prof. Sergio Rossi, professore ordinario all’Università di Friborgo, Cattedra di macroeconomia e di economia monetaria, l'aumento dei tassi d'interesse, in questa situazione, non serve a contenere l'inflazione, è anzi controproducente e mette a rischio imprese e privati. Sempre secondo il Prof. Rossi, siamo difronte ad un'inflazione da guadagno, dove aziende che operano nel campo dell'energia mantengono alti i prezzi per fare guadagni enormi, spingendo verso l'alto i prezzi di tutti i beni, rendendo difficile il finanziamento delle imprese e il finanziamento delle ipoteche.

Gus 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
In altre parole a rimetterci è sempre il cittadino medio, che ormai viene condotto alla miseria. E questo Schlegel è il solito bancario riccone che si esprime sugli altri partendo dalla propria situazione privilegiata. Ceto medio reagisci!
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