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Lugano's Plan ₿

Una settimana di eventi: Lugano sempre più hub di innovazione

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Tre iniziative di alto profilo hanno ribadito, nei giorni scorsi, la centralità della città nel panorama continentale delle tecnologie decentralizzate

Da “Beyond Blockchain” all'inaugurazione della succursale cittadina di Sygnum Bank, fino a un altro, interessante evento formativo gratuito di Accademia S₿AM al PoW.Space.

Un mix di eventi accomunati da una certezza che si consolida giorno dopo giorno: innovazione e futuro sono di “casa” a Lugano. La città in riva al lago Ceresio, infatti, conferma con costanza il proprio status di centro nevralgico per le tecnologie più avanzate, soprattutto quelle legate alla decentralizzazione, con una sequenza di iniziative che, tra mercoledì 12 e lunedì 17 marzo, hanno ancora una volta messo in luce il dinamismo del contesto luganese. Dall'evento “Beyond Blockchain” all'inaugurazione della succursale territoriale della nota “cripto-banca” Sygnum, passando per gli appuntamenti formativi di Accademia S₿AM: la terza piazza finanziaria svizzera continua, senza sosta, a dimostrare come l'approccio visionario avviato tre anni fa con il progetto Plan ₿ stia generando risultati concreti, attirando investimenti, talenti e iniziative di rilevanza internazionale.

Beyond Blockchain: innovazione finanziaria con Swiss Ledger e Swiss Digital Key
Giovedì 13 marzo 2025, la suggestiva cornice di Villa Ciani ha ospitato "Beyond Blockchain": un evento, organizzato da Lugano Living Lab, indirizzato a esperti del settore finanziario, imprenditori e rappresentanti delle industrie, e focalizzato sull'analisi dell’impatto attuale e potenziale della tecnologia blockchain nei comparti bancario, istituzionale e aziendale. L'appuntamento, svoltosi interamente in lingua inglese, ha radunato i principali esponenti dell'ecosistema finanziario e tecnologico nazionale e internazionale, imprese all'avanguardia nel campo della digitalizzazione dei servizi finanziari, nonché delegati delle amministrazioni municipali e federali. Nel corso della giornata, ampio risalto è stato dato all'illustrazione di applicazioni pratiche della blockchain negli ambiti sopracitati. Non solo, perché l’evento è stata anche l’occasione per la Città di Lugano di presentare due iniziative destinate a rafforzare l'infrastruttura digitale locale: Swiss Ledger - l'evoluzione della tecnologia 3Achain - e Swiss Digital Key, un network collaborativo per promuovere l'innovazione finanziaria.

L’intervento del sindaco Foletti
Tra le decine di relatori che hanno arricchito con i loro spunti la giornata, c’era, ovviamente, in veste di cerimoniere, il sindaco di Lugano, Michele Foletti che, nell’intervento inaugurale della giornata ha delineato una visione ambiziosa: «Swiss Ledger offre strumenti sicuri ed efficienti per le transazioni finanziarie digitali, facilitando l'accesso a servizi innovativi e contribuendo alla creazione di un ambiente fintech aperto, trasparente e resistente. Attraverso questa piattaforma, vogliamo continuare ad attrarre talenti e capitali internazionali, nonché promuovere attivamente la collaborazione tra pubblico e privato, rafforzando la nostra posizione come centro di eccellenza tecnologica».

Foletti ha sottolineato come l'impegno della Città si spinga oltre la tecnica: «L'innovazione non è solo tecnologia: è anche cultura e competenza. Per questo, la Città di Lugano investe fortemente nella formazione e nella divulgazione delle nuove tecnologie». Ha citato, dunque, per rafforzare le affermazioni fatte, diversi esempi che hanno negli anni consolidato questo approccio integrato: «Programmi come Plan ₿ Network, che ogni anno attirano qui centinaia di studenti da tutto il mondo per formarsi su blockchain e Bitcoin, i workshop sulle competenze digitali per commercianti locali, e il corso Blockchain for Business per imprenditori, organizzato da Lugano Living Lab, sono solo alcuni esempi dell'impegno che mettiamo nel preparare cittadini e aziende al futuro».

I risultati di questa strategia sono corroborati da dati recentemente raccolti: «Le analisi che abbiamo realizzato hanno mostrato una crescita dell'80% nel 2024 delle conversazioni online sul tema innovazione associate a Lugano, con un sentiment positivo che ha raggiunto il 93,5%», ha riferito il sindaco. «Tutto questo dimostra che la nostra città sta guadagnando un ruolo di rilievo nel panorama dell'innovazione globale». In conclusione del suo intervento, prima di cedere la parola al direttore della Divisione dell’Economia del Cantone, Stefano Rizzi, ha mosso un appello alla collaborazione: «Abbiamo bisogno del supporto delle aziende e delle altre istituzioni, del contributo di chi crede nell'innovazione e nella costruzione di un futuro più efficiente, sicuro e accessibile per tutti. Già molte realtà sono al nostro fianco e molte altre si uniranno a noi».

Sygnum Bank “sbarca” al PoW.Space di Lugano
La sera precedente, il PoW.Space - co-working dedicato alle aziende tecnologiche sorto in Contrada di Sassello nel contesto del progetto ₿, e aperto al pubblico lo scorso novembre - ha ospitato l’apertura ufficiale, all’interno dei suoi spazi, della succursale luganese di Sygnum Bank. Un altro evento che testimonia il rafforzamento della percezione e dell’identità di Lugano anche entro i confini svizzeri. Mathias Imbach, CEO di Sygnum, non a caso ha sottolineato l'importanza strategica di questa inaugurazione: «Questa non è semplicemente un'altra sede che apriamo, ma un passo importante. È il primo e unico ufficio mai inaugurato al di fuori della nostra sede centrale, a Zurigo, e questo dimostra quanto crediamo in ciò che è stato creato qui». Imbach ha evidenziato come la scelta di Lugano sia strettamente legata al progetto "Bitcoin at Sygnum", con la città del Ceresio destinata a diventare pietra angolare di questa iniziativa. «Abbiamo messo da parte capitale per investire in partnership e testare prodotti che sfruttano la blockchain di Bitcoin. Siamo già in fase di sviluppo con vari partner e presto potremo annunciare novità entusiasmanti», ha rivelato il massimo esponente operativo della società. La banca svizzera, specializzata in digital asset, vede nel Plan ₿ e nell'ecosistema luganese l'ambiente ideale per costruire ponti tra finanza tradizionale e innovazione blockchain. «Si tratta di accettare l’idea che guardare al futuro e spingersi in avanti significa anche assumersi qualche rischio lungo il percorso, perché altrimenti non possiamo progredire», ha concluso Imbach.

Accademia S₿AM: la divulgazione continua
Cinque giorni dopo, sempre presso il PoW.Space, si è tenuto il secondo appuntamento del ciclo "Che cos'è e perché BTC?", organizzato da Accademia S₿AM, iniziativa formativa ideata dall’omonimo divulgatore attivo a Lugano. Protagonista di questo evento aperto al pubblico, lunedì 17 marzo, è stato Giacomo Zucco, CEO di Plan ₿ Network, imprenditore e voce autorevole della comunità Bitcoin internazionale.

L'evento, che ha seguito il format "Change My Mind", ha visto Zucco difendere la tesi "Bitcoin Only" contro tre “sfidanti”, gli esperti di criptovalute Roberto Gorini, Massimo Morini e “Wild”, generando un dibattito vivace e ricco di spunti tecnici, ma accessibile anche ai neofiti presenti. La conversazione ha toccato temi cruciali come la definizione stessa di blockchain, l'utilità degli smart contract e il valore degli esperimenti oltre Bitcoin. La tesi principale di Zucco è che concentrarsi esclusivamente su Bitcoin, quando si parla di token o blockchain, sia sempre la migliore opzione, poiché gli altri progetti tendono alla centralizzazione.

«Quando cominci ad avere un token o una blockchain che non sono Bitcoin, in quasi tutti i casi finiscono per essere totalmente centralizzati, non tanto per la loro natura, ma perché non abbiamo ancora trovato il metodo per decentralizzare cose complesse», ha affermato. Il dibattito ha toccato anche il caso delle stablecoin, con Zucco che ha riconosciuto l'utilità di progetti come Tether (e il suo token USDt) per creare mercati secondari deregolamentati, pur sottolineando come sarebbe preferibile, a suo parere, implementarli su protocolli basati su Bitcoin come Taproot Assets o RGB (due protocolli, appunto, progettati per estendere le capacità di Bitcoin e della Lightning Network, introducendo funzionalità di emissione e gestione di asset digitali), evitando così di legittimare blockchain che consentono potenziali schemi pump and dump - in sostanza, una pratica manipolativa del mercato in cui gruppi di stakeholders gonfiano artificialmente il prezzo di un asset (parte "pump"), acquistandolo in massa, per poi vendere rapidamente le proprie partecipazioni (parte "dump") quando altri investitori, attratti dall'aumento delle quotazioni, cominciano a comprarlo-.

Sul tema degli smart contract e dei linguaggi di programmazione, infine, è emerso come anche all'interno della comunità Bitcoin stia crescendo l'interesse verso linguaggi più “espressivi”, con progetti come Simplicity, che rappresentano un'evoluzione rispetto alla cautela iniziale di Satoshi Nakamoto. Gli sfidanti, in questo “gioco delle parti”, utilissimo per chi vuole apprendere di più sul settore, hanno avanzato diverse obiezioni, evidenziando come esistano casi d'uso legittimi al di fuori di Bitcoin e come la tecnologia blockchain possa servire da standard per semplificare l'interoperabilità tra sistemi, anche quando tecnicamente ridondante. Il dibattito ha dunque offerto ai partecipanti una panoramica completa delle diverse posizioni all'interno del “contesto cripto”, con argomentazioni articolate, ma rese accessibili anche ai meno avvezzi ai tecnicismi.

Il prossimo evento di Accademia S₿AM, che spiegherà come custodire al meglio i propri asset digitali, si terrà, sempre al PoW.Space, lunedì 14 aprile.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.