Non basta usare l’ultima app o formato, per avere successo. Ciò che serve ha due parole d’ordine: coinvolgimento, numeri
L'estate 2020 rimarrà sicuramente nella memoria di tutti coloro che l’hanno vissuta: dalle tensioni dei mesi precedenti, alle fatiche del post-lockdown, ai tanti accorgimenti che hanno lentamente e gradualmente cambiato la quotidianità di tutti noi.
Cambiamenti che non hanno escluso nemmeno i social media, ma come l’accelerazione di una evoluzione già in corso: i trend che si sono accentuati durante l’estate, infatti, figuravano già tra quelli della fase precedente al periodo più acuto della pandemia.
Ciò ci porta a pensare che gli utenti, in questo momento storico, abbiano ormai una certa familiarità con gli strumenti che hanno a disposizione, che siano ben disposti ad essere coinvolti, e che abbiano sviluppato un senso estetico specifico notevole. Vediamo, nel dettaglio, a cosa ci riferiamo con queste anticipazioni.
L’estetica di Instagram: stories animate e filtri vintage
Stories, filtri, filtri nelle stories: avete notato quanto frequentemente vengano utilizzate e, da utenti, per quanto tempo ci intrattengano? Specialmente nei mesi estivi, non c’è strumento migliore per coinvolgere gli amici distanti - per motivi personali o di sicurezza - nelle proprie avventure (o ferie) quotidiane.
Volendo offrire un punto di vista più commerciale, una delle tendenze più popolari tra i marketers riguarda proprio questi formati: si tratta delle stories “animate”, ovvero, tecnicamente, brevi video di pochi secondi che diano movimento a grafiche e immagini, che altrimenti sarebbero statiche. Un taglio diverso su uno strumento più che popolare: già a inizio gennaio 2020, un report di Hootsuite anticipava che il 64% delle strategie di comunicazione web avrebbe incluso questo trend.
Le novità Instagram non finiscono qui: gli utenti di uno dei social più popolari del mondo hanno riscoperto, a quanto pare, un’estetica estremamente vintage. Immagini granulose, video con cornici 8 mm, saturazioni bruciate, interferenze in stile VHS e tanto altro. Sarà l’effetto nostalgia o l’importanza che diamo alle vecchie immagini stampate su carta o registrate su nastro?
Sappiamo soltanto che questi filtri, sia nelle stories che nei post, stanno spopolando e quindi, chissà, magari un business potrebbe approfittarne per attirare un po’ di attenzione positiva intorno a sé.
Dare, ricevere, interagire: quiz, sondaggi, valore
Al pubblico social, di questi tempi, piace essere partecipe e coinvolto. I social media, d’altro canto, danno agli amministratori delle proprie pagine strumenti sempre aggiornati e interessanti per creare contenuti capaci di stimolare questa tendenza.
Basti pensare ai sondaggi, disponibili sia come post Facebook che come adesivi da allegare alle proprie stories, o ancora alla formula dei quiz, che promuovono un coinvolgimento circoscritto, ma diverso e divertente. Strumenti non soltanto utili a incoraggiare il coinvolgimento degli utenti che ci seguono, ma anche a conoscerli uno per uno. Prestando la dovuta attenzione alle risposte che ci arrivano e a ciò che rivelano, potremo avere una base per individuare argomenti ben spendibili nel nostro prossimo piano editoriale o, al contrario, topic da evitare. Arriveremo gradualmente, quindi, a costruire la nostra community, non mediante la trasmissione di informazioni a senso unico, ma da un dialogo che ne stimola la produzione “dal basso”. Un gruppo di utenti che ci farà tributo della propria attenzione e per il quale, in cambio, ci impegneremo a realizzare i contenuti di qualità che preferiscono e le interazioni di valore che meritano.
Video e realtà aumentata come nuove frontiere del contenuto, anche insieme
La qualità non è l’unico fattore che aiuta i contenuti di successo: anche la forma utilizzata per realizzarli gioca un ruolo importante, e pure su questo gli utenti dell’estate 2020 hanno avuto le idee piuttosto chiare, con due trend differenti per anzianità e tecnologia.
Innanzitutto, i video continuano a regnare sulle altre tipologie, su tutte le piattaforme social più popolari. Il fatto che spicchino sui vari feed - anche per questioni di competizione tra loro e con players quali Netflix, Amazon e Youtube - e che attirino l’attenzione con la loro dinamica, li rende capaci di aumentare le percentuali di reach ed engagement sia organici che a pagamento, con effetti molto graditi per chi si occupa di marketing digitale e per i loro clienti. Uno studio recentemente condotto da Cisco ha previsto che entro il 2022 circa l’82% di tutti i contenuti online sarà composto da video. Una percentuale chiaramente da non sottovalutare, e da sfruttare con sceneggiature e riprese pubblicitarie sempre più interattive, come le ultime puntate di Black Mirror o la serie “You VS Wild” di Bear Grylls, trasmesse da Netflix, e che permettevano agli spettatori di decidere le azioni dei protagonisti, e dunque il prosieguo della trama.
Più recente, oltre che innovativo, è il trend che riguarda la realtà aumentata. Abbiamo iniziato ad acquisire familiarità diffusa con questa tecnologia proprio con i filtri AR di Instagram, che rendono la fotocamera del nostro smartphone una sorta di canale per effetti dinamici che sovrappongono elementi digitali alle immagini reali. Ora che la disponibilità della rete è sempre più ramificata e affidabile, non è da escludere che assisteremo ad usi ancora più creativi di questo strumenti, che già da tempo sta cominciando a farsi riconoscere, come contenuti speciali su luoghi reali sbloccati “leggendo” intorno a noi con la camera del nostro device. Molte aziende, ad esempio, la applicano già in offline, utilizzando simboli o immagini che, come dei QR code personalizzati, fanno avviare filmati o animazioni sui display di chi li individua.
Gli strumenti non mancano, quindi, e le idee nemmeno: ogni anno, o addirittura ogni stagione, novità tecnologiche e alternative contenutistiche che possono essere spunti di valore per la nostra comunicazione online vengono alla luce o giungono alla ribalta. Mantenersi aggiornati e imparare non solo a osservarli, ma anche a realizzarli, adattandoli alla propria strategia di web marketing, è fondamentale.
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Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.