Ultimi posti per il viaggio sulla storica idrovia
LOCARNO - Il viaggio turistico sull’idrovia è diventato finalmente realtà lo scorso anno e, visto il grande successo, verrà ripetuto anche quest’anno. Sabato 16 giugno un gruppo di turisti salperà dal molo di Muralto con destinazione Venezia. Il secondo viaggio, già completo, è in programma a settembre. Il progetto, realizzato dal sottoscritto nell’ambito del Forum Lago Maggiore, è sostenuto da numerose istituzioni italosvizzere, in particolare dall’Associazione Locarno-Milano Venezia, dall’Associazione Amici del Navigli, dal Consolato generale di Svizzera a Milano e dal Consorzio Est Ticino Villoresi. Questo viaggio rappresenta il sogno di molte persone: navigare lungo gli oltre 700 km che dividono il Ticino da Venezia, passando per il Naviglio Grande, rinnovato nel 2015, e poi verso il mare sui fiumi Ticino e Po. Il lento viaggio sull'acqua è completato da passeggiate sulla terra ferma nelle città di Pavia, Cremona, Ferrara, Chioggia e Venezia. «Sono convinto che un ripristino di questo collegamento a pelo d’acqua rappresenti un ottimo vettore promozionale anche per la nostra Regione, che risulterebbe idealmente collegata con il mare Adriatico» afferma Alain Scherrer, Sindaco di Locarno e grande difensore di una cultura dell’acqua. Anche Aldo Torriani, presidente dell’Associazione Locarno-Milano-Venezia che da anni segue i progetti di promozione turistica dell’idrovia, è convinto che portare passeggeri a bordo di quello che sembra ancora un sogno sia un passo nella giusta direzione. Torriani non molla e continua la sua attività, soprattutto a livello istituzionale: «Abbiamo recentemente inoltrato la candidatura per partecipare a Interreg con Slowmove, un progetto che vuole potenziare l’utilizzo dell’idrovia Locarno-Milano e la sua integrazione con trasporti di terra ecosostenibili». Per i promotori la sfida è vinta: trovate il tipo di imbarcazione, i partner turistici lungo fiumi e canali e con l’agenzia Background Tours di Berna un partner per la vendita dei viaggi, ora si può immaginare una programmazione regolare su questa storica rotta. Dalla mia prima discesa a bordo della barca “Utopia”, salpata per raggiungere la Serenissima ed incontrare il sindaco-filosofo Massimo Cacciari, sono passati dieci anni. Nel frattempo la realtà di un prodotto turistico ha sostituito l’utopia. Salpate con noi!
Articolo a cura di Claudio Rossetti
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